Nel pomeriggio di ieri è stato tratto in arresto D.C., anni trentasei, già noto per vari pregiudizi penali legati ad atti violenti diretti alle persona a lui vicine e alle Forze dell’Ordine. Nella circostanza, l’uomo si opponeva con violenza agli Agenti del Commissariato sanremese intervenuti a seguito di una richiesta di soccorso della compagna.
Durante la scorsa notte, gli agenti della Squadra Volante soccorrevano la donna mentre cercava di sfuggire alle condotte violente del compagno. La pattuglia del Commissariato, infatti, traeva in salvo la donna che, con in braccio il proprio figlio di pochi giorni, nato da una precedente relazione, aveva abbandonato la casa dove viveva con l’uomo dal quale era stata aggredita e minacciata.
La vittima, in preda al panico, in attesa degli agenti si nascondeva in una cabina telefonica per proteggere se’ e il neonato dal freddo della notte. Gli operatori di polizia, compresa immediatamente la situazione di rischio, si prodigavano per collocare entrambi in una struttura protetta per le cure e l’assistenza necessaria e finanche di procurare, grazie al sostegno dell’ospedale e di una farmacia di turno, il necessario nutrimento al neonato.
Nel corso della stessa giornata, tuttavia, si ripeteva un nuovo episodio di aggressione, questa volta nei confronti degli Agenti che si erano recati nell’abitazione per consentire alla donna di ritirare gli effetti personali. Nella circostanza l’uomo, alla presenza degli uomini in divisa, si scagliava contro di loro con calci e pugni provocando la rottura di vetri e altri suppellettili sia dell’abitazione che del palazzo, costringendo così gli agenti a bloccarlo, condurlo presso il Commissariato e poi arrestarlo per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
In data odierna, al termine del giudizio per direttissima, è stato condannato alla pena di mesi otto e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.