E’ stata attivata anche quest’anno nelle scuole di San Bartolomeo al Mare l’attività per informare gli studenti circa i rischi e i pericoli della Rete internet, in un’ottica di prevenzione all’interno del progetto Safety School, rivolto agli alunni delle seconde medie della Scuola secondaria di San Bartolomeo al Mare (facente parte dell’Istituto comprensivo statale di Diano Marina). Coordinato dallaProf.ssa Cecilia Di Quirico in collaborazione con il Comune di San Bartolomeo al Mare e il Centro Sociale Incontro, il progetto di educazione alla sicurezza “Safety School” orienta alla miglior comprensione delle problematiche adolescenziali: sicurezza della navigazione in Internet, rispetto di sé e degli altri nella sfera delle relazioni sociali, prevenzione del cyberbullismo.
L’attività viene gestita dal “Centro Sociale Incontro”, che si avvale della consulenza di Mauro Ozenda, esperto di sicurezza dei minori in Rete, già formatore Microsoft, autore insieme a Laura Bissolotti del libro Sicuri in Rete (Hoepli editore) e con Rosa Rita Formica della fiaba “Un computer dal cuore saggio” (Armando Curcio Editore). Durante diversi incontri tra aprile e maggio, Ozenda incontra i ragazzi a scuola per affrontare tematiche inerenti l’Educazione Digitale quali la sicurezza in Rete e dei dispositivi personali (smartphone in primis), la tutela dei dati personali e la reputazione digitale sui social, il cyberbullismo e il corretto utilizzo dei videogiochi.
Il Comune di San Bartolomeo al Mare è promotore dell’iniziativa: “Anche quest’anno – conferma il vice Sindaco Maria Giacinta Neglia – abbiamo voluto dare il nostro contributo a un attività formativa sui ragazzi delle medie, su tematiche importanti quali la tutela e la sicurezza in Rete. In Italia è di recente approvazione la legge sul cyberbullismo, volta ad arginare questo fenomeno purtroppo in costante aumento partendo dalla scuola primaria sino ad arrivare alle superiori. E’ indispensabile sensibilizzare, informare, formare e aggiornare i ragazzi sulle conseguenze dei loro comportamenti errati”.