Forse ai più non potrà interessare ma visto che si tratta di soldi pubblici pagati da tutti i cittadini contribuenti, e di cui cui nessun giornale finora ha parlato, riteniamo doveroso pubblicare la vicenda portata alla luce da fabio Morreale della lista civica “Nuova Tortona”
“Nell’ultima seduta del consiglio comunale di Tortona del 26 marzo (ultimo punto all’ordine del Giorno cioé approvazioni debiti fuori bilancio) ho chiesto all’assessore Gianfranco Semino quanto fosse il reale ammontare dei debiti ed oneri a danno del Comune generati dalla vicenda Mazal. L’assessore mi ha risposto che non lo sapeva di chiederlo alla dottoressa Mancini. In quella sede hanno approvato un ulteriore debito fuori bilancio da 12.500 euro per pagare un decreto ingiuntivo fatto da un dipendente ex Mazal, uno dei numerosissimi già presentati e pagati.”
Non avendo avuto risposta Morreale nei giorni successivi per documentarsi meglio, come vuole la legge, ha presentato una richiesta di accesso agli atti come consigliere comunale per avere tutti i dettagli sulla vicenda allo stato attuale.
“Nella richiesta – aggiunge Morreale – ho chiesto di visionare copia della corrispondenza con la Procura della Corte dei conti in quanto la procura pare abbia richiesto al Comune tutta la documentazione sulla vicenda per valutare il possibile danno erariale (che non mi hanno voluto dare), copia del decreto ingiuntivo della Banca Farmafactoring per oltre 400.000 euro nei confronti del comune di Tortona al quale l’ente nello scorso mese di dicembre ha presentato opposizione in giudizio (che non mi hanno voluto dare), copia della domanda del Comune per l’insinuazione al passivo nel fallimento della Mazal per recuperare le somme a credito che il Comune vantava nei loro confronti. (che non mi hanno voluto dare) poi copia di tutti i decreti ingiuntivi sino ad oggi presentati dai dipendenti ex Mazal e di tutte le spese legali sostenute dal comune di Tortona sino ad oggi per questa vicenda..(che non mi hanno voluto dare), conteggio totale dei debiti fuori bilancio per la vicenda (circa 190.000 euro) che mi hanno dato ed escussione della fidejussione di euro 70.053,26 avvenuta in data 29.10.2018..che mi hanno dato.”
Il Comune dopo aver interessato l’ufficio avvocatura e il settore finanziario ha comunicato che, in coerenza con l’orientamento tenuto in occasione di precedenti richieste di accesso agli atti di analogo contenuto “si ritiene che la documentazione richiesta lo Stato non possa essere rilasciata perchè esistono procedimenti di carattere giudiziario tuttora pendenti che coinvolgono la documentazione oggetto della richiesta di accesso agli atti parte della quale oltretutto coperta da segreto professionale. Rispetto ai quali la stessa magistratura procedente ha imposto all’ente un generale obbligo di riservatezza. Per taluni dei documenti richiesti, è altresì configurabile una potenziale lesione del diritto alla riservatezza di soggetti terzi aventi ruolo di contro interessati rispetto alla richiesta di accesso agli atti.”
“Ora – conclude Morreale – sono molto preoccupato per l’ammontare del danno erariale per l’ente ed inoltre loro non vogliono fornirmi documenti che in qualità di consigliere comunale ho diritto di avere.”