Lui si chiama Massimo Pannocchia, abita a Tortona e svolge la professione di educatore presso il Comune di Arenzano. Ogni giorno, come tanti altri pendolari, prende il treno per recarsi al lavoro, ma invece di fare come tanti altri che chiacchierano, leggono libri o smanettano sul telefono cellulare, lui sul treno dà sfogo al suo hobby preferito: quello di realizzare caricature.
Lo fa da tempo memorabile e adesso, prende spunto dalle numerose persone che salgono sul treno per migliorare il suo hobby: le ritrae.
A raccontarsi, però, è lui stesso: lo abbiamo avvicinato per farci raccontare la sua vita.
“Dal 2012 – dice Massimo Pannocchia – mi sono trasferito a Tortona, sono originario di Genova e lavoro come educatore per soggetti disabili presso il comune di Arenzano. Sono un pendolare, percorro molti chilometri in treno durante la settimana (ne prendo 4 al giorno) la maggior parte del tempo viaggiando lo passo a leggere libri e a ritrarre con penna su quaderno le persone che percorrono la mia tratta ferroviaria.”
Su Facebook (nel suo profilo personale)e Instagram (pagina PEOPLE ON THE TRAIN ) pubblica i vari lavori eseguiti: i personaggi sono caricaturizzati con disegni veloci (sketch)
“Ho sempre avuto la passione per il disegno – aggiunge – sono diplomato al Liceo Artistico Paul Klee di Genova e ho all’attivo mostre in Liguria a tema illustrazione e fumetto. L’ultima mostra personale denominata CARICATOUR con a tema i personaggi del mondo della musica (Ottobre 2018) proposta a Chiavari è stata un successo, questa manifestazione è stata prorogata per qualche giorno visto il largo interesse di pubblico. Prediligo l’arte della caricatura e disegnare è sempre una costante nella mia vita, il treno mi permette di cogliere l’espressività naturale delle persone …dal pendolare al viaggiatore occasionale, dal pensionato concentrato sul telefono al turista stanco che dorme,dalla signora indaffarata a truccarsi al giovane che ascolta la musica…ogni persona ha una storia da raccontare e i visi e le posture del corpo sono naturali, persone sconosciute che cerco di rappresentare per come sono senza essere invadente.”
Gli chiediamo se le persone che ritrae si accorgono di quello che sta facendo
“A volte – risponde – qualcuno si accorge di essere ritratto e c’è chi sorride, chi si sposta e chi fa finta di niente.Tutte reazioni contrastanti. Cerco molte volte di disegnare in incognito per catturare la spontaneità delle persone. Mi capita spesso di rappresentare anche nelle stazioni il personale ferroviario, i capotreno indaffarati a segnalare le partenze dei treni e le persone comuni che stazionano nei marciapiedi dei binari.”
Una passione, quella di massimo che adesso vorrebbe trasferire in un libro.
“Al momento – conclude il caricaturista tortonese – ho circa 10 quaderni con 200 disegni realizzati in treno e sto pensando di raccoglierle in un libro.”
Molte delle sue opere le potete trovare sul suo profilo Facebook al link
https://www.facebook.com/pannocchia