I Carabinieri della Stazione di Ovada, al termine di due distinte indagini, hanno deferito in stato di libertà, con l’accusa di falsità ideologica, due cittadini ovadesi.
La prima attività investigativa è scaturita dalla denuncia di un uomo che, a seguito della morte del padre, si è visto escluso dalla successione con una autocertificazione fatta dalla madre presso un comune dell’ovadese. Quest’ultima, infatti, ha autocertificato di essere unica erede del marito defunto estromettendo i due figli (oltre al denunciante, anche un’altra figlia).
Gli accertamenti dei militari hanno permesso di addivenire alla falsa autocertificazione e quindi al deferimento della donna in stato di libertà. La seconda attività, invece, è partita quando un uomo di un comune dell’ovadese, a giugno scorso, ha denunciato presso i Carabinieri di Ovada lo smarrimento di tre assegni postali. Nulla di particolare, si pensava, se non fosse che, alcuni mesi dopo, i Carabinieri hanno saputo che l’uomo era coinvolto in una causa a seguito del fallimento della trattativa per l’acquisto di un’attività commerciale. Insospettiti da quella strana denuncia di smarrimento, risultata effettuata poco dopo l’inizio della causa, hanno avviato una serie di accertamenti che hanno portato a dimostrare come l’uomo in realtà avesse consegnato gli assegni quale caparra all’allora controparte nella trattativa e, al fallimento della stessa e per impedirne l’incasso, aveva deciso di denunciarne falsamente lo smarrimento.
Anche per lui è scattato il deferimento per falsità ideologica.