Nei giorni scorsi è stato inaugurato ufficialmente l’Atelier digitale dell’Istituto Comprensivo Arquata Scrivia-Vignole Borbera. Il Prof. Guido Rosso, Dirigente Scolastico dell’Istituto, alla presenza degli assessori alla cultura dei comuni di Arquata Scrivia e Vignole Borbera, del DSGA Dott. Giancarlo Porta, dei docenti, dei rappresentanti dei genitori e di numerosi alunni ha salutato e ringraziato tutti i presenti spiegando che la realizzazione dell’Atelier è avvenuta grazie a un gruppo di insegnanti che, nel marzo 2016, ha partecipato e si è aggiudicato i 15.000 euro messi a disposizione dal bando indetto dal Ministero dell’Istruzione all’interno del Piano Nazionale Scuola Digitale.
Il Dirigente ha proseguito dicendo che, grazie a questo ambiente, tutti gli allievi dei vari ordini di scuola e dei vari plessi dell’Istituto avranno l’opportunità di imparare in un vero e proprio laboratorio del fare, e di sperimentare l’analogico, attraverso la lettura dei libri nell’angolo della biblioteca, così come il digitale, attraverso l’uso di tablet e Lim, in un divenire continuo e costruttivo, dove l’insegnante non è più colui che trasmette sapere, ma colui che lo costruisce insieme ai suoi alunni, capace di mettersi in gioco in una nuova forma di laboratorialità disciplinare, che rappresenterà il completamento della strutturazione delle conoscenze. In seguito la parola è passata all’insegnante Barbara Raineri, ideatrice del progetto e membro del team digitale.
I suoi ringraziamenti sono andati in primis alla prof.ssa Beato per averla aiutata e incoraggiata nel dar vita al progetto I cantastorie digitali, poi all’amministrazione comunale di Arquata Scrivia e al sistema bibliotecario Novese per aver sostenuto il progetto con l’impegno di condividerlo e divulgarlo il più possibile sul territorio. E così il progetto nazionale Nati per leggere da quest’anno verrà affiancato dal digitale perché se il fine è quello di creare intorno al libro una comunità che legge, di sicuro la scuola non può tralasciare le grandi opportunità offerte dalle Tecnologie per l’informazione e la comunicazione, le cosiddette TIC,, soprattutto in materia di inclusione e integrazione scolastica, dando la possibilità agli alunni di trasformare, ideare, creare o pubblicare una storia sia in forma cartacea che digitale, anche attraverso strumenti come Cubetto, Lego, Story cubes o software come Scratch, Didalab, Lego Visualizer o quelli in CAA ( Comunicazione Aumentativa Alternativa).
Di seguito sono stati proprio i bambini della scuola Primaria di Borghetto Borbera a spiegare l’utilizzo di questi strumenti insieme alla loro insegnante Milena Gennaro la quale ha definito questo ambiente di apprendimento come un vero cuore pulsante da cui ognuno può prendere spunto per sviluppare una propria idea o progetto , liberi dunque di dare spazio alla propria creatività. Sul tema della creatività è intervenuta anche la Prof.ssa Romero di Arte e Immagine la quale ha ideato e realizzato insieme ai ragazzi un cartellone, con i disegni preparati dai bambini dei tre ordini di scuola, che racchiudesse il significato dell’Atelier come “punto d’incontro” tra creatività e tecnologie, come luogo in cui la fantasia e il fare possono far dialogare tradizione e futuro.
A chiudere le Prof.sse Valeria Bisio, attuale animatrice digitale e Maria Teresa Casiello che, con un gruppo di alunni della scuola secondaria di Arquata, hanno eseguito alcuni brani musicali creati da loro sia in formato analogico che digitale sottolineando come l’Atelier creativo, pur nascendo con un format narrativo, sia stato strutturato con un setting variabile, generico, orientato allo sviluppo di competenze trasversali, che punta anche su una tinkering zone attrezzata con stampante 3 D dove i gruppi di lavoro potranno cimentarsi per indagare e comprendere scienza, tecnologia e il mondo che li circonda.