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Dove va la nostra bella lingua? Un libro ne analizza la situazione

La nostra lingua, l’Italiano, la più suggestiva dell’Universo tende a scomparire in un lasso di tempo nemmeno troppo lontano. Il Presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini, ha la certezza, sfortunatamente manifestata da più parti, della sua definitiva scomparsa

L’Accademia della Crusca merita un cenno in quanto è l’Ente sorto con lo scopo di difendere il primato linguistico … di promuovere il conseguente purismo della lingua italiana, una definizionetratta dall’Enciclopedia Generale Deagostini.


L’affermazione è sostenuta dal professor Claudio Mazzarini nel suo libro l’Italiano è Meraviglioso, edito da Rizzoli, reperibile in libreria nell’aprile 2018

Osserva, fra le pagine del suo testo non è facile spegnere la lingua di un popolo che crede in se stesso .. chi possiede la fiducia …  che crede davvero nella propria tradizione ..

La prima domanda da porre è: Crediamo in noi stessi, nelle nostre tradizioni?

E, in copertina si legge … un patrimonio che non deve andare perduto, come la nostra arte e la nostra letteratura.

Il Presidente dell’Accademia analizza ogni passo, lotta per difendere il nostro modo d’esprimersi, affinché l’italiano non debba essere sopraffatto da altri modi di comunicare estranee alla nostra tradizione.

Le oltre 250 pagine contengono una dettagliata analisi della nostra storia letteraria, cresciuta quando la nostra Penisola non era ancora unita. Eppure l’italiano già esisteva da parecchi secoli.

È la nostra letteratura a far grande la nostra lingua, a cominciare da Dante, poi il Petrarca, il Boccaccio .. più vicino a noi Leopardi, Manzoni, .. con tanti altri eminenti autori degni di essere inseriti fra le pagine dalla nostra meravigliosa storia letteraria.

L’autore lamenta a pag. 44: … mai sentito uomini … italiani, in momenti decisivi della loro battaglia, trattare in questo modo temi analoghi .. parlare della lingua nazionale come … nutrimento  .. della propria identità come base della propria formazione

Rimarca il disinteresse degli uomini degli uomini di scienza verso il nostro idioma  … è necessario convincerli che non devono abbandonare l’italiano.     

Franco Montaldo

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