Si trova nel cuore della città vecchia, in piazza Julia Dertona, nel cortile del teatro civico che di notte viene chiuso al pubblico, eppure, malgrado questo accorgimento, i vandali sono riusciti ugualmente ad agire e lasciare la loro “firma” e non solo sui muri.
Parliamo dell’ex convento dell’Annunziata i cui lavori di ristrutturazione sono costati davvero parecchio e non sono ancora terminati perché il primo piano necessita ancora di interventi, ma evidentemente il muro di colore chiaro era troppo invitante per i soliti balordi che deturpano il patromonio pubblico.
Oggi “Gay” non è più discriminatorio, ma per l’autore della scritta, a quanto pare sì.
E’ evidente che il vandalo, o i vandali, non appartengono a quella categoria di persone.
A prescindere dai contenuti, però, appare evidente la poca considerazione che l’autore ha per la città e per un bellissimo monumento cittadino che avrebbe meritato maggior rispetto e che una volta ultimato dovrebbe ospitare la Biblioteca dei bambini.