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Reti territoriali per lo sviluppo dell’Ovadese

La collaborazione tra Enti e Istituzioni è stata la proposta fattiva da perseguire da parte della Cia nell’ambito dell’Assemblea dei soci annuale, svolta all’Enoteca di Ovada lo scorso mercoledì. L’Organizzazione ha invitato all’incontro, per immaginare un progetto di sviluppo comune, il presidente del Consorzio dell’Ovada docg Italo Danielli, il presidente del Parco Naturale Capanne di Marcarolo Dino Bianchi, il presidente del Gal Borba Gian Marco Bisio, il sindaco di Ovada Paolo Lantero; presente anche il consigliere regionale Domenico Ravetti.

L’introduzione del presidente di Zona Alvio Pestarino è stata particolarmente attenta al comparto vitivinicolo che vede nell’area un potenziale di sviluppo in continua crescita, come affermato anche dai numeri dei soci in aumento all’interno del Consorzio presieduto da Danielli, al lavoro per partecipare a bandi e progetti dopo il riconoscimento ministeriale ottenuto. Il sindaco Lantero, nel valorizzare il ruolo dell’agricoltura sul territorio e il rilancio dell’Enoteca Regionale, ha fatto riferimento anche alla formazione scolastica tecnica di qualità data dall’Istituto Barletti e alla partecipazione del Comune ai progetti offerti dal Gal Borba (Gruppo di Azione Locale, 14 gruppi in Piemonte di cui 2 in provincia di Alessandria); il presidente del Gal Bisio si è soffermato sulla promozione e il finanziamento per le aree marginali e la valorizzazione della dorsale appenninica a cui Ovada appartiene, in particolare con la prossima uscita di due bandi dedicati alla sentieristica e alla gestione degli incolti. Tra le iniziative di cooperazione, Bisio ha ricordato il progetto di filiera per il vino “Bollicine in rete” gestito dalla Cia (soggetto intermediario) e sintetizzato in assemblea dal referente Paolo Barbieri. Il presidente del Parco Dino Bianchi ha evidenziato la partecipazione dell’Ente per la prima volta ad un’assemblea di agricoltori, proponendo un sistema di sviluppo e partecipazione alle attività del Parco per la sua fruibilità e il suo sviluppo, in particolare per i sentieri e i luoghi della memoria dell’eccidio della Benedicta, ma anche per il pascolo e i ruderi di valore da recuperare.


La parte politica era rappresentata dal consigliere regionale Ravetti che ha fatto riferimento all’emanazione del Testo Unico dell’Agricoltura che ha riassunto 35 leggi in materia e alla preparazione del prossimo PSR.

Numerosi gli interventi dalla sala degli agricoltori la cui attività è piegata dalla presenza della fauna selvatica ormai fuori controllo; il presidente provinciale Cia Gian Piero Ameglio ha invitato gli associati a partecipare all’incontro previsto in Regione, il prossimo 18 febbraio, per cercare una mediazione al problema ai Tavoli di lavoro richiesti da Cia.

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