Avranno luogo sabato 9 febbraio in città le celebrazioni del “Giorno del Ricordo”, solennità civile nazionale istituita nel 2004 che si prefigge l’intento di conservare e rinnovare “la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dall’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Alle ore 11,30 si terrà la cerimonia di apposizione di una corona di alloro alla lapide commemorativa situata in viale Giolitti (angolo via Vittime della Foibe).
Sempre sabato 9, prima della cerimonia, alle ore 9 si terrà un appuntamento per gli studenti delle scuole della città. Nell’Aula Magna dell’Istituto Sobrero il professor Mauro Bonelli terrà una lezione dal titolo “Il confine orientale – Le Foibe – L’esodo”.
Giovedì 7 febbraio, nell’ala sullo spalto lato Piazza Castello del Castello del Monferrato, alle ore 18 verrà inaugurata una mostra sul tema a cura dell’associazione PiemonteStoria.
L’esposizione sarà visitabile gratuitamente venerdì 8 e lunedì 11 dalle 9 alle 13 e dalle 15,30 alle 18, sabato 9 dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, domenica 10 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
Il percorso espositivo, curato da Federico Cavallero ed Emanuele Ugazio,presenta una serie di quadri che, in maniera cronologica, attraverso fotografie d’archivio e documenti d’epoca, illustrano gli eventi di carattere storico e geopolitico avvenuti nei territori in oggetto. Vetrine espositive e bacheche contengono invece oggetti e cimeli originali appartenuti agli esuli e provenienti da collezioni private.
Manifesti politici e amministrativi originali, debitamente incorniciati, forniscono un quadro della situazione e della gravità dei momenti vissuti dalle popolazioni dei confini orientali d’Italia. La mostra è posta sotto il patrocinio dell’A.N.V.G.D. (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) che guida, supervisiona e consente l’orientamento e i messaggi che l’evento commemorativo, in ambito istituzionale, intende rappresentare.
La mostra non è un’esposizione statica ma un percorso storico che verrà illustrato ai visitatori e agli alunni delle scuole casalesi dagli organizzatori.