Lo spettacolo del 7 febbraio proposto agli studenti dell’Istituto Marconi-Carbone e alle terze classi delle scuole secondarie di primo grado della nostra città, fa parte della rassegna “Teatro giovani” promossa dal Comune, dalla Fondazione Piemonte dal vivo in collaborazione con la Coltelleria Einstein.
L’Amleto di Shakespeare, rivisitato ai giorni nostri ma fedele “nello spirito” alla trama e al personaggio, ha coinvolto fin dalle prime battute la platea che si è subito indentificata con il giovane tormentato da mille dubbi e incertezze. Un conflitto interiore generato dalla missione affidatagli di vendicare la morte del padre e, nello stesso tempo nel dubbio, Amleto si chiede, quale fine possa giustificare un’azione così estrema, in nome di chi o cosa sia accettabile compiere un gesto simile. “E’ possibile uccidere un essere umano e pensare di mantenere il proprio animo puro? Il principe tende a procrastinare la vendetta, a causa dei mille dubbi che lo affliggono: vivere soffrendo sperando di ottenere la pace eterna oppure affrontare gli ostacoli che la vita ci mette davanti? Questi pensieri lo portano a non agire, a fingere di essere pazzo per prendere tempo. “To be…or not to be..this is the problem! Whether’ tis nobler in the mind to suffer….Che sia nella mente più nobile soffrire….”
Alternando la poesia dei versi in lingua originale a gag comiche esilaranti , a “riattualizzazioni” delle situazioni di conflitto famigliare, la compagnia teatrale dei “Eccentrici Dadarò” ha saputo rimanere fedele allo spirito della celebre tragedia, rinnovandone il messaggio, mettendo in scena un “Amleto” giovane adolescente, che spazza via l’ipocrisia degli adulti intorno a lui ma nello stesso tempo ne è vittima.
Lo spettacolo è piaciuto molto, gli studenti poi, hanno potuto approfondire alcuni aspetti dell’opera e delle modalità di recitazione con domande agli attori che si sono resi disponibili per un breve dibattito.
Gaia Magrassi 2AA – Teresa Maria Baggini 3AR