Il fenomeno dei danni provocati dalla fauna selvatica, ormai fuori controllo, alle produzioni agricole e zootecniche ha ormai assunto i connotati di una vera e propria emergenza. Alcune aziende agricole sono addirittura a rischio chiusura per cinghiali e caprioli. Oltre a questo, insiste anche il rischio all’incolumità pubblica e alla sicurezza stradale, data la presenza dei selvatici a ridosso dei centri abitati.
Per questo, una delegazione di agricoltori Cia provenienti da tutto il Piemonte (con un numeroso gruppo alessandrino) si troverà per manifestare il problema davanti a Palazzo Lascaris, lunedì 18 febbraio alle ore 10; loro rappresentanti e i dirigenti Cia incontreranno poi nella sala del Consiglio regionale l’assessore Giorgio Ferrero e alcuni rappresentanti politici.
Spiega il presidente regionale Cia Piemonte, il casalese Gabriele Carenini: “La Cia ritiene necessaria e indifferibile una piena presa di coscienza del problema e torna a chiedere il confronto ai Tavoli competenti per cercare una soluzione efficace al problema, attraverso non più rinviabili misure finalizzate a ricondurre le consistenze di tali popolazioni selvatiche entro accettabili livelli di sostenibilità territoriale ed ambientale”. Commenta il direttore Cia Alessandria Carlo Ricagni: “Corriamo il rischio che gli imprenditori agricoli, non più sicuri di trarre il frutto del loro lavoro, abbandonino vaste aree del territorio con incalcolabili danni in termini di mancata manutenzione e cura del territorio stesso. Un rischio che una classe politica cosciente e capace non può permettere che accada”.