L’indennità di accompagnamento è un sostegno economico per le persone invalide che sono incapaci di essere autonome nel compiere gli atti quotidiani della vita, come ad esempio camminare, vestirsi, prepararsi da mangiare, lavarsi, per questo è indispensabile che siano aiutate da qualcuno. Possono ottenere l’indennità di accompagnamento gli invalidi civili totali cioè che abbiano ottenuto un’invalidità totale e permanente pari al 100% e che abbiano una di queste due condizioni:
- impossibilità di muoversi senza l’aiuto permanente di un accompagnatore,
- inabilità a compiere atti quotidiani senza l’aiuto di un’assistenza continua.
Si devono inoltre avere questi specifici requisiti:
- essere cittadini italiani,
- essere cittadini stranieri comunitari residenti in Italia (cittadini Ue),
- essere cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno Ce soggiornanti di lungo periodo (requisito dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale che ha stabilito come basti essere regolari e avere i requisiti sanitari necessari),
- essere residenti in Italia.
Non sempre malattie e disagi psichici sono legati all’età, per questo motivo l’indennità di accompagnamento non è legata ad alcun requisito di età, del reddito e dalla composizione del nucleo familiare. I minorenni che oggi godono dell’indennità di accompagnamento non sono più tenuti a ripresentare la domanda al compimento della maggiore età per continuare a beneficiare della prestazione economica.
È importante sottolineare che quando si è ricoverati in una struttura pubblica o comunque in un istituto dove sia lo Stato a pagare la retta di degenza non si può percepire l’indennità di accompagnamento in quanto, essendo ricoverati, c’è qualcuno che aiuta e si prende cura della persona. Per tale motivo ogni anno, entro il 28 febbraio, le persone titolari di indennità di accompagnamento e di frequenza sono tenute a presentare all’Inps per via telematica il Modello ICRIC (Invalidità Civile RICovero) in cui si autocertificano i periodi di ricovero.
L’accompagnamento non è compatibile con altre indennità che hanno finalità simili all’assistenza continuativa (esempio l’assegno INAIL per infortuni professionali) o contributi simili stabiliti dalla Regione.
Per accedere all’indennità la condizione di invalidità deve essere permanente a eccezione però dei pazienti oncologici perché chi deve effettuare cicli di cura chemio o radioterapia, spesso perde la capacità di muoversi in autonomia, è troppo debole per svolgere le normali funzioni quotidiane. Capita che lo sia solo temporaneamente e che poi, una volta fatte le cure, possa tornare alla normale vita quotidiana. In questo caso le persone possono ottenere un’indennità di accompagnamento temporanea (così come per altre cure sanitarie particolarmente invalidanti), indennità che sarà poi tolta una volta cessato il bisogno.
Nella provincia di Alessandria sono presenti i seguenti sportelli del Patronato ACLI presso cui è possibile rivolgersi per ulteriori informazioni:
Sede Provinciale di ALESSANDRIA
Via Faà di Bruno 79 -15121 Alessandria
Tel. 0131/25.10.91 – Cell. 333.29.94.285
Sede Zonale di CASALE MONFERRATO
Via Mameli, 65 -15033 Casale Monferrato
Tel. 0142/41.87.11 – Cell. 366.54.93.82
Sede Zonale di TORTONA
Via Emilia 244 -15057 Tortona
Tel. 0131/81.21.91 – Cell. 333.29.94.285
Sede Zonale di NOVI LIGURE
Via P. Isola 54/56 -15067 Novi Ligure
Tel. 0143/74.66.97 – Cell. 331.57.46.362
Segretariato Sociale di VALENZA
c/o Comunità Parrocchiale
Via Pellizari 1 -15048 Valenza
Tel. 0131/94.34.04 – Cell. 392.70.51.519
Segretariato Sociale di ACQUI TERME
Via Nizza 60/B – 15011 Acqui Terme
Tel. 349.97.54.687