Il tromboembolismo venoso rappresenta tuttora, in Ospedale e sul territorio, una costante della pratica clinica quotidiana. L’allungamento della vita media e l’aumento della sopravvivenza dei pazienti affetti da neoplasia costituiscono solo alcune delle condizioni a maggior rischio trombotico con le quali i professionisti si confrontano ogni giorno.

Si parlerà di nuove strategie preventive e di cura per queste complicanze così frequenti il 21 febbraio nel Salone di Rappresentanza dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, a partire dalle ore 13.45, con il convegno “Profilassi e trattamento del tromboembolismo venoso nel paziente oncologico e oncoematologico: update”.


Negli ultimi due anni sono state pubblicate alcune evidenze sempre più consistenti per i DOAC e il team multidisciplinare ospedaliero che prende in carico il paziente oncologico deve interrogarsi su possibili nuovi approcci clinico-organizzativi. Questo corso ha l’obiettivo di indagare l’ambito della terapia anticoagulante nel paziente oncologico a rischio tromboembolitico, quali siano i criteri ottimali di scelta della terapia alla luce delle interazioni farmacologiche con le terapie antineoplastiche, quale il percorso diagnostico terapeutico ospedaliero più efficiente per l’accesso alla diagnostica e alle cure del paziente.