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A Imperia un progetto di formazione e informazione sulla raccolta differenziata


E’ partito ieri il progetto di formazione e informazione sulla raccolta differenziata svolto dal Centro di Formazione “G. Pastore” di Imperia, in collaborazione con il Comune di Santo Stefano al Mare per coinvolgere anche i più giovani nell’importante compito di promozione di una nuova cultura ecologica. “Saranno tutte le cinque classi ad essere coinvolte” raccontano la dirigente scolastica Paola Baroni insieme con le insegnanti che si sono prodigate per organizzate gli incontri svolti dalla biologa ed educatrice ambientale Monica Previati del settore Ambiente del Centro Pastore. “Con i ragazzi”, spiega il sindaco del comune Elio di Placido, “si è parlato non solo dell’importanza di fare bene la raccolta differenziata ma anche dei problemi dell’inquinamento del mare, dell’abbandono dei rifiuti e di come piccoli gesti possano fare la differenziata”. “Immagini di tartarughe che mangiano la plastica, di sacchetti abbandonati ma anche di coralli, spugne e altri animali che caratterizzano l’indiscussa bellezza della secca di Santo Stefano sono stati i protagonisti della lezione di oggi”, ci tiene a precisare il vice sindaco e biologa marina Francesca Notari. “Oggi sono state realizzate le lezioni nella prima, nella terza e nella quarta. A breve gli esperi lavoreranno anche con la seconda e soprattutto con la classe quinta che farà anche una lezione speciale sul compostaggio domestico ricevendo dal sindaco la compostiera per imparare come sia importante raccogliere l’organico”.

“Questi incontri fanno parte di un progetto molto più ampio che vede anche quest’anno la scuola impegnata nell’ottenimento della Bandiera Verde, conclude infine Giovanna Siclari, consigliere comunale con delega all’istruzione. “Per questo gli alunni hanno stilato le prime regole che faranno parte dell’eco-decalogo, una serie di norme che i ragazzi si impegneranno a portare avanti e che speriamo siano da esempio a tutti, per primi i loro genitori. Il futuro non può essere lasciato in mano solo ai ragazzi; anche gli adulti devono fare la loro parte perché l’ambiente sia un luogo sempre migliore dove poter crescere in sintonia”.


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