Nella serata di ieri, nel centro di Ventimiglia, la Polizia di Stato ha bloccato, nella flagranza del reato di minaccia, uno straniero afghano intento a colpire con calci e pugni la porta chiusa di un negozio di alimentari all’interno del quale si era barricato un dipendente dell’esercizio commerciale.

L’immediato intervento degli Agenti del Reparto Prevenzione Crimine, aggregati al Commissariato di P.S. cittadino, ha evitato che la situazione degenerasse in maniera pregiudizievole.


Il fermato ha respinto gli inviti a desistere degli Agenti e anzi ha opposto una violenta e caparbia resistenza a tutti i tentativi di riportarlo alla calma.

Impugnando a scopo intimidatorio un coccio di bottiglia in vetro, con il quale aveva appena cercato di colpire il dipendente del negozio,  ha minacciato anche gli operatori di Polizia che, alla fine, sono stati costretti a contenerlo.

Il 24enne afghano, clandestino in Italia, in stato di forte agitazione, è poi risultato essere anche in preda ai fumi dell’alcol.

Successivamente i poliziotti hanno ascoltato la vittima, rimasta incolume anche grazie alla rapidità dell’intervento, un cittadino del Bangladesh, in regola con le norme sul soggiorno degli stranieri  e residente a Ventimiglia, il cui negozio non ha subito danni.

La lite e la furibonda reazione del fermato si sarebbe scatenata quando i dipendenti del negozio hanno chiesto, semplicemente, il pagamento della merce che era invece stata prelevata con la precisa intenzione di non corrisponderne il prezzo.

L’uomo, con a carico pregiudizi penali, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale e minaccia ed è stato temporaneamente trattenuto per l’esecuzione della procedura espulsiva.