“Ma questo è un ramingo infelice qui giunto e di lui si deve aver cura: stranieri e mendichi sono tutti mandati da Zeus”. Sono queste le parole rivolte dalla principessa Nausicaa alle proprie ancelle, in riferimento al naufrago appena giunto sulla loro isola, che in seguito si rivelerà essere Ulisse. Il valore dei classici, si sa, sta nella loro perpetua attualità, che li rende capaci di offrire agli uomini di ogni tempo e di ogni luogo risposte alternative, ma sempre legittime, ai loro interrogativi sul presente. La questione dell’accoglienza dello straniero è una delle più controverse sulla scena del dibattito internazionale, alla quale anche la nostra scuola ha voluto dedicare spazi di riflessione e approfondimento: nel mese di novembre c’è stato l’incontro con l’attore Giorgio Scaramuzzino, in seguito alla visione del suo spettacolo “Razza di Italiani”, riguardante l’odio razziale in Italia durante il ventennio fascista; a breve si terrà nella nostra Aula Magna la lezione recitata dell’attore Andrea Caimmi “Enea profugo”; è infine prevista per il prossimo maggio la rappresentazione al Festival dei giovani del Teatro greco di Palazzolo Acreide della tragedia di Eschilo “Le supplici”, che coinvolge i ragazzi del laboratorio teatrale scolastico.

Non poteva quindi che essere la filoxenia, l’amore, la cura, il rispetto per lo straniero, il tema cui dedicare la nostra seconda edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico, una manifestazione ideata nel 2015 da Rocco Schembra, docente di lingue classiche presso il Liceo “Gulli e Pennisi” di Acireale. Il Liceo “E. Amaldi” ha aderito anche quest’anno all’iniziativa, unendosi ai 432 licei classici italiani che in contemporanea apriranno le loro porte per mostrare la bellezza e la modernità di “un passato che non passa”, mediante contributi di vario genere. Quanto alla nostra proposta, nella sera di venerdì 11 gennaio a partire dalle ore 19, la cittadinanza è invitata ad assistere presso il teatro “Paolo Giacometti” allo spettacolo Filoxenia, a cura del Laboratorio Teatrale del Liceo “Officina Mercuzio”. Il confronto con i classici è non solo legittimo, ma si direbbe imprescindibile anche quando ci si trovi di fronte a problemi contemporanei. Il confronto però non deve scadere nella sterile e inconcludente celebrazione del passato, ma piuttosto configurarsi come dialogo attivo e incessante con l’eredità classica. Si tratta in realtà di una interazione a cui ogni uomo, in quanto appartenente al genere umano, è chiamato a partecipare, come avranno modo di dimostrare i tanti giovani che in questa interazione hanno investito un lustro della propria vita, sempre pronti a testimoniarne l’importanza e l’urgenza. Ad aiutarli ci saranno, ospiti d’onore, il pianista Umberto Ruboni, ex alunno del Classico, e gli attori Marco Gobetti e Laura Gualtieri.
Si ricorda che la serata è dedicata alla memoria dell’ingegnere novese Giulio Campastro, scomparso prematuramente lo scorso agosto durante la scalata di una delle Tre Cime di Lavaredo.


Gabriele Bonini, 4° Liceo Classico