Cambiano le amministrazioni comunali, ma i fuochi pirotecnici di fine anno restano una costante assoluta: nessuna amministrazione della Città di Alessandria rispetta o ha rispettato negli ultimi anni il Regolamento comunale per la tutela e il benessere degli animali. L’art. 9 comma 27 del Regolamento dice che è vietata l’accensione e il lancio di fuochi d’artificio, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti, razzi ed altri artifici pirotecnici dal 24 dicembre al 6 gennaio e il martedì grasso di carnevale di ogni anno. Ma il Comune stesso organizza ogni anno lo spettacolo pirotecnico di capodanno, con botti che sembrano cannonate che spaventano a morte gli animali.
Ogni anno le solite rassicurazioni beffa, che si cercherà di limitare la durata e l’intensità dello spettacolo. A parte il fatto che non è avvenuta nessuna riduzione né della durata né dell’intensità, ma se il Regolamento del Comune dice che l’accensione e il lancio di fuochi di artificio è vietato, è vietato per tutti, anche se qualche amministratore lo considera una tradizione. Anche quest’anno pertanto sfiduciamo questa amministrazione.
Sempre lo stesso Regolamento art. 3 comma 1 dice che il Sindaco, autorità sanitaria comunale, sulla base delle leggi vigenti, assicura la tutela di tutte le specie animali che vivono stabilmente o temporaneamente nel territorio comunale e prosegue nel comma 2 che al Sindaco, in base al D.P.R. 31 marzo 1979, spetta la vigilanza sulla osservanza delle leggi e delle norme relative alla protezione degli animali, nonché l’attuazione delle disposizioni previste dal presente Regolamento anche mediante l’adozione di specifici provvedimenti applicativi. E dunque? Cosa risponde il Sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco?
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