Ritardi, guasti, convogli sempre più vecchi e inadeguati e viaggi della speranza. Il bilancio degli ultimi tre anni (2016, 2017 e 2018) sul servizio offerto nella tratta ferroviaria Genova-Milano è disastroso. Come spiegano i pendolari liguri nel loro Libro Nero appena diffuso la situazione è ormai arrivata a un punto di non ritorno. Naturalmente il problema principale è la storica inadeguatezza della linea ottocentesca, che purtroppo non troverà una soluzione neppure con la fine dei lavori per il Terzo Valico, perché da Tortona a Milano si andrà ugualmente a passo d’uomo. Ma i problemi sono tantissimi. A cominciare della coppia di Frecciarossa 9796/9795 sistemata in orario di punta, che ha dato il colpo finale a una circolazione già in agonia per l’alto numero di treni presenti.
Insomma un situazione insostenibile, che però, un anno fa, quando già era chiaro l’allarme, non ha impedito alla Giunta Toti di firmare un contratto di servizio con Trenitalia della durata di 15 anni. Un’enormità. Come si legge nel Libro Nero negli ultimi anni i pendolari della Genova-Milano si sono letteralmente decimati, proprio a causa dei disservizi, passando da 1500 a 400 (800, racconta il coordinamento, si sono trasferiti a Milano e 100 utilizzano l’auto collettiva). Una vera e propria sconfitta, frutto dei tanti disagi a cui i viaggiatori sono quotidianamente sottoposti. Disservizi che, tra l’altro, i pendolari pagano a caro prezzo, con abbonamenti piuttosto salati e non supportati dal welfare regionale.
Di fronte a questo quadro desolante Toti e Berrino prendano atto delle denunce, incontrino i pendolari, insieme a Trenitalia e Rfi e provino a invertire la rotta. Il grido d’allarme di chi viaggia sulla Genova-Milano non può più essere ignorato. Presenteremo un’interrogazione, per chiedere conto alla Giunta di questa situazione.
Pippo Rossetti, consigliere regionale del Pd ligure.