Una serata davvero speciale, quella di lunedì 21 gennaio, per un gruppo di studenti dell’I.I.S. Marconi Carbone, che hanno avuto l’inconsueto ed ambito privilegio di assistere, in anteprima sulla prima rappresentazione assoluta nazionale di martedì 22, alle prove dello spettacolo “Don Chisciotte”, adattamento teatrale del celeberrimo romanzo “El Ingenioso Hidalgo Don Quijote de la Mancha”, scritto nel primo decennio del XVII secolo da Miguel de Cervantes.
Sul palco del Teatro Civico di Tortona un grande attore, Alessio Boni, abituato a passare con disinvoltura dalla fiction televisiva, alla scena teatrale, fino al grande schermo e capace di condensare in una sola pièce più di 1400 pagine di romanzo, portando in scena con gli altri membri della sua compagnia, “Il Quadrilatero”, tutta l’immaginazione, il caparbio idealismo, l’irriverente bontà d’animo e la capacità di amare del folle hidalgo spagnolo, morbosamente appassionato di romanzi cavallereschi e modello per tutta una sequenza di illustri seguaci letterari e persino cinematografici: picari, avventurieri ed eroi. Disperatamente a caccia di avventure e di occasioni gloriose che non gli si presentano, Don Chisciotte sogna, combatte e perde, non diversamente da un uomo moderno, e con un coraggio che lo salva dal patetico e dall’irrisione altrui, persegue i suoi sogni di giustizia, immaginando nei tratti di una semplice contadina l’altera e nobile avvenenza di una dama, la “sua” Dulcinea del Toboso, nell’andatura sbilenca del suo povero cavalluccio Ronzinante (che qui diventa personaggio vero e proprio, l’attore Nicolò Diana) l’impetuoso incedere di un destriero da combattimento e nei famosi mulini a vento temibili e minacciosi giganti. In questo mondo alterato, a tratti comico, ma sempre toccante, l’eroe sognatore è accompagnato da un comprimario che gli è complementare: il corpulento Sancho Panza, contadino elevato al rango di scudiero, uomo pratico dai bisogni concreti, magistralmente interpretato da…. una donna, la bravissima attrice turca Serra Yilmaz, protagonista di film memorabili come quelli di Ferzan Ozpetek.
E memorabile è anche questo spettacolo: una cavalcata nel mondo dei sogni e delle illusioni, cui nessuno, almeno una volta nella vita, si sottrae e che della vita possono persino essere la dignitosa e tenace motivazione.
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