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Scoperti 11 lavoratrici e due buttafuori “in nero” in un Night di Alessandria. I clienti pagavano 15 euro per 2 minuti


Mai doma la lotta al lavoro nero ed in particolare la sicurezza sui luoghi di lavoro da parte dell’Ispettorato del Lavoro di Asti-Alessandria. Nella notte tra il 6 e il 7 dicembre 2018 i militari del Nucleo Carabinieri di Alessandria e gli Ispettori dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Asti-Alessandria, hanno dato un altro significativo e fondamentale esito nelle azioni di contrasto del lavoro sommerso nell’ambito delle attività dei locali notturni night club e discoteche.

L’accesso ispettivo è stato effettuato presso un noto locale night club della città coordinato dal Direttore dell’Ispettorato e diretto operativamente dal comandante del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro Luogotenente C.S. Domenico Cortellino con l’ausilio dei militari in divisa della Compagnia Carabinieri di Alessandria. L’operazione ha consentito di far emergere UNDICI su QUINDICI lavoratrici dello spettacolo “figuranti di sala” “in nero” di cui NOVE sprovviste di regolare permesso di soggiorno per motivi di lavoro, nonché DUE addetti alla sicurezza “buttafuori” non iscritti all’Albo Prefettizio. Quasi tutte le ragazze provenienti dalla Europa dell’Est ( Ucraina – Lituania – Moldavia – Romania- Russia) arrivano in Italia con visto turistico per poi lavorare “in nero” nei night in qualità figuranti di sala. Le ragazze sono tenute ad indossare abiti succinti, trasparenti e provocanti, ad intrattenere i clienti, ballando o conversando con loro, il cliente per tale compagnia è tenuto a corrispondere al titolare del night la somma di 15 euro per la consumazione della ragazza e per ogni venti minuti di tempo in cui si intrattiene con la stessa, mentre per la loro attività percepivano la somma di 50/60 ero a serata.


L’amministratore della società che gestisce il locale è stato colpito da provvedimento penale art. 22 comma 12 D. Lgs. 286/1998 per aver fatto prestare attività lavorativa “in nero” a cittadine extracomunitarie prive di permesso di soggiorno per motivi di lavoro, nonché per aver istallato apparato di videosorveglianza senza la prevista autorizzazione – art. 4 Legge 300/1970. L’attività imprenditoriale è stata sospesa ai sensi ex articolo 14 comma 1 e s. m. del D. Lgs. 81/2008, potrà riprendere solo con la regolarizzazione del personale trovato “in nero” e con il pagamento delle sanzioni prescritte. Sono state riscontrate ammende e violazioni amministrative pari a €. 44.000,00; Emersi contributi omessi pari a 7.000 euro.

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