Un saggio di 509 pagine che costituisce una critica documentata e stringente alla società del libero mercato, una voce fuori dal coro, che si ribella all’utopia della cittadinanza globale e al mito delle primavere colorate, finte rivoluzioni sponsorizzate dalle élite globalizzate che desiderano trasformare tutto il mondo in un immenso mercato speculativo.
Borgognone, saggista e scrittore, in questo libro spiega come la generazione moderna sia totalmente condizionata dalla globalizzazione. Milioni di ragazzi totalmente ideologizzati pronti ad essere i difensori del politicamente corretto, e quindi del liberismo, senza avere radici e riferimenti alcuni. Secondo l’autore la Generazione Erasmus non è altro che una trovata mediatica orchestrata dal “mainstream” ideologico liberale, per costruire una narrativa funzionale all’esaltazione e alla definizione di un ceto antropologico ben determinato, ossia quello dei giovani sradicati, soggetti e oggetti di processi di socializzazione conformistica di massa.
Tutto questo ha ovviamente a che fare con la guerra di classe contemporanea, tra i sostenitori e gli oppositori dei processi di globalizzazione capitalistica e quindi dell’imperialismo americano.
“Far parte del “Progetto Erasmus” – scrive Diego Fusaro nella recensione sui libro – sembra essere oggi la massima aspirazione di moltissimi giovani, che non si rendono completamente conto di cosa rappresenti veramente il soggiorno-studio più desiderato dagli europei. Questo saggio è una critica documentata e stringente della società di libero mercato, sponsor di una rivoluzione giovanilistica mirata a eliminare le ultime forme organizzate di barriera al capitalismo selvaggio. Una voce fuori dal coro, che si ribella dell’utopia della cittadinanza globale e al mito delle primavere colorate, finte rivoluzioni sponsorizzate dalle élite globalizzate che desiderano trasformare il mondo in un immenso mercato speculativo.”