Sabato 8 dicembre dalle ore 21, presso la sede di CasaPound italia in via Pelizzari 6, insieme all’autore Paolo Borgognone, verrà presentato il libro “Generazione Erasmus”
Un saggio di 509 pagine che costituisce una critica documentata e stringente alla società del libero mercato, una voce fuori dal coro, che si ribella all’utopia della cittadinanza globale e al mito delle primavere colorate, finte rivoluzioni sponsorizzate dalle élite globalizzate che desiderano trasformare tutto il mondo in un immenso mercato speculativo.
Borgognone, saggista e scrittore, in questo libro spiega come la generazione moderna sia totalmente condizionata dalla globalizzazione. Milioni di ragazzi totalmente ideologizzati pronti ad essere i difensori del politicamente corretto, e quindi del liberismo, senza avere radici e riferimenti alcuni. Secondo l’autore la Generazione Erasmus non è altro che una trovata mediatica orchestrata dal “mainstream” ideologico liberale, per costruire una narrativa funzionale all’esaltazione e alla definizione di un ceto antropologico ben determinato, ossia quello dei giovani sradicati, soggetti e oggetti di processi di socializzazione conformistica di massa.
Tutto questo ha ovviamente a che fare con la guerra di classe contemporanea, tra i sostenitori e gli oppositori dei processi di globalizzazione capitalistica e quindi dell’imperialismo americano.
“Far parte del “Progetto Erasmus” – scrive Diego Fusaro nella recensione sui libro – sembra essere oggi la massima aspirazione di moltissimi giovani, che non si rendono completamente conto di cosa rappresenti veramente il soggiorno-studio più desiderato dagli europei. Questo saggio è una critica documentata e stringente della società di libero mercato, sponsor di una rivoluzione giovanilistica mirata a eliminare le ultime forme organizzate di barriera al capitalismo selvaggio. Una voce fuori dal coro, che si ribella dell’utopia della cittadinanza globale e al mito delle primavere colorate, finte rivoluzioni sponsorizzate dalle élite globalizzate che desiderano trasformare il mondo in un immenso mercato speculativo.”