“Oggi siamo stati invitati a visitare lo stabilimento – spiega il responsabile locale di CasaPound, Andrea Mantovani – i titolari ci hanno mostrato come vengono lavorati i prodotti, inoltre ci hanno spiegato come, nonostante la crisi degli ultimi anni, stiano facendo il massimo per tutelare i dipendenti”.
“Abbiamo deciso di intervenire in questa situazione – conclude Andrea Mantovani – perché pensiamo che le aziende agricole del territorio debbano essere tutelate, non messe in difficoltà come sta facendo il Cub, in questi giorni, che portando i dipendenti allo sciopero hanno rischiato di far perdere consegne all’azienda.
Lo sciopero è un diritto dei lavoratori, ma l’obiettivo degli scioperi deve essere quello di trovare una soluzione idonea al mantenimento lavorativo della azienda, senza ostacolarne il lavoro”.
“La nostra azienda opera nel settore agricolo dagli anni ’70- racconta l’amministratore della Angeleri, Luigi Angeleri – per fornire ai mercati generali prodotti in prevalenza locali.
Stiamo affrontando un percorso di ristrutturazione aziendale, c’era un arretrato negli stipendi e stiamo uscendo dal percorso avviato due anni fa con un buon risultato. Il sindacato però ha voluto fare sciopero, ostacolando anche gli operai che volevano entrare a lavorare, e portando una cattiva immagine mediatica alla nostra azienda”.