Soltanto con l’insediamento della Giunta guidata dall’attuale sindaco Bardone il Comune ha iniziato a chiedere soldi ai nomadi, ma gran parte di quella somma non potrà essere recuperata perché prescritta.
Parliamo di oltre 97 mila euro di bollette di acqua potabile a carico del Comune solo per il consumo al campo nomadi a cui si aggiungono bollette per la tassa rifiuti che generalmente ha un costo superiore a quella per il consumo di acqua potabile. Somme quelle della Tari, mai calcolate, né richieste dalle precedenti amministrazioni.
Una cifra notevole, in parte prescritta proprio perché nessuno delle tre amministrazioni di Centro destra che hanno guidato il Comune di Tortona dal 2000 al 2014 hanno mai fatto un avviso di pagamento che interrompesse i termini prescrizionali.
Questo emerge dalla seduta del Consiglio comunale di ieri sera.
Una situazione che ha dell’incredibile e sulla quale ritorneremo sicuramente, perché è inaccettabile un comportamento simile da parte di una Pubblica Amministrazione: parliamo infatti, di soldi pubblici.
Adesso, però, ci limitiamo a riportare le gravi dichiarazioni emerse durante la serata, peraltro neppure confutate da Luigino Bonetti di Forza Italia, che di quelle Amministrazioni di Centro Destra faceva parte.
Bonetti, infatti, si è solo limitato a replicare affermando che il passato è passato e che negli ultimi 4 anni con Bardone la situazione non si è risolta (ma lo sarà fra pochi mesi) ammettendo implicitamente la mancata azione delle giunte di Centro Destra.
“Il nuovo Regolamento per il campo nomadi che sostituirà quello del 2000 (di cui non si faceva cenno del pagamento della tassa rifiuti – ndr) – ha detto il Sindaco Gianluca Bardone in consiglio – verrà approvato prima di Natale, cioè nella prossima seduta. Per quanto riguarda il resto i due peccati originali sono la mancata contabilizzazione individuale dell’acqua potabile ad ogni famiglia Sinti, al momento del trasferimento nel nuovo campo e un Regolamento non corretto. Quel trasferimento avrebbe dovuto essere accompagnato non solo dal Regolamento ma andava prevista una sorta di contabilizzazione individuale e ogni famiglia doveva avere il suo contatore.”
Bardone ha sottolineato diverse incongruenze nello stesso regolamento: “Quel documento inoltre – ha aggiunto il Sindaco di Tortona – non affrontava il problema della tassa rifiuti. Nel 2000 il trasferimento dei Sinti è avvenuto senza preoccuparsi della tassa rifiuti che va pagata come l’acqua e come pagano tutti i tortonesi, ma nel Regolamento non era considerata. Per 15 anni fino al 2014 il comune (a cui è intestato il contatore del campo nomadi -ndr) ha pagato l’acqua e tutto finiva lì.”
LA GIUNTA DI BARDONE DICE BASTA
“Dal 2015, cioé da quando ci siamo insediati -prosegue Bardone – abbiamo sospeso i pagamenti e abbiamo chiesto ai Sinti di contribuire al pagamento delle bollette. Alcuni lo hanno fatto. Abbiamo contestato anche alcune fatture a Gestione Acqua perché alcune cifre era anomale, poi riconducibili a perdite e quindi ad un consumo di acqua che non è imputabile ne al comune né agli occupanti.”
Bardone poi, ha fatto un escursus sulla storia del campo nomadi sottolineando come le varie amministrazioni guidate da Bonavoglia, Marguati e Berutti, nel corso degli anni, abbiano speso soldi pubblici per interventi al campo nomadi, ma senza effettuare quello più importante, cioé l’intallazione di singoli contatori dell’acqua che invece sarà fatto da questa Amministrazione comunale all’inizio del prossimo anno, dopo un iter tutt’altro che facile.
QUANTO COSTANO I NOMADI ALLA CITTA’
La costruzione del campo nomadi compreso l’acquisto del terreno è costata alle casse comunali nel 1999 circa 150 mila euro (45 milioni di lire nel 97 per il terreno e 250 milioni nel 1998 per la costruzione del campo) a cui si sono aggiunte altre spese, sempre sostenute dal Comune di Tortona: la Giunta Marguati ha speso 65 mila euro e la Giunta Berutti 12 mila euro per acquisto di un terreno e messo a bilancio altri 30 mila.
“Il quadro è abbastanza chiaro – ha concluso Gianluca Bardone – la parte politica che fino al 2014 ha governato, cioé i cosiddetti nudi e puri, ha perso l’occasione a più riprese, con la Giunta Marguati e cn la Giunta Berutti di aggiustare il peccato originale. Per il campo Nomadi sono stati spesi oltre 200 mila euro ma ci è dimenticati del problema dell’acqua e dei rifiuti e della contabilizzazione.”