Quasi 62.000 i chilometri percorsi tra allenamenti e gare, per rendere l’idea quasi una volta e mezza la circonferenza del pianeta terra. Ci si sarebbe potuto aspettare la narrazione dei suoi molti successi, invece sono stati scelti avvenimenti che raccontano un atleta non sempre vincente, anche se con ottimi piazzamenti e tempi.
Non, quindi, il ritratto di un inarrivabile atleta, bensì di un corridore innamorato della corsa costretto a convivere con problematiche comuni a molti giovani della sua generazione: difficoltà a trovare un posto di lavoro stabile, l’arrabattarsi per coltivare la sua passione per la corsa, lo sguardo rivolto fuori dal nostro paese alla ricerca di una possibile soluzione lavorativa.
Al centro della sua vita è presente, costantemente, la sua famiglia: papà, mamma, sorella e gli zii a cui è molto affezionato, da cui ha tratto forza morale e sostegno economico. Anche la recente scelta di convolare a nozze con l’amata Giorgia e l’annuncio della prossima venuta di un figlio sono la conferma del modo di rapportarsi a valori tradizionali. Il libro, però, non racconta solo questo: mette in luce anche le sue fragilità, in particolare legate al soggiorno in Toscana, a Viareggio, per crescere come atleta, distante dai suoi affetti, dove ha rischiato di imboccare una strada poco edificante.”
Questa la prefazione di “Cuore d’Atleta” il libro che il tortonese Vincenzo Scuro ha scritto sulle sue gesta sportive e non ed è in vendita presso librerie e ebook store.
Noi abbiamo iniziato a leggerlo e promette bene…