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Un’associazione culturale tortonese vince un importante bando europeo


L’associazione culturale Fatti di Storie, fondata da due giornaliste tortonesi in collaborazione con una startup marchigiana, è tra i vincitori di un bando europeo con un progetto per la formazione professionale del corporate storyteller, figura emergente a livello internazionale dedicata alla narrazione d’impresa.

L’essere cittadini europei comporta vantaggi e criticità sui quali si può anche discutere. Ma tra gli aspetti positivi c’è sicuramente la possibilità di accedere, con strumenti adeguati, a finanziamenti e sostegni economici di altissimo livello. Come è successo all’associazione culturale Fattidistorie, agenzia di corporate storytelling, dedicata alla narrazione dell’attività delle imprese italiane, creata dalle giornaliste tortonesi Paola e Luisa Pianzola.

Con il progetto “Storylines. Storytelling for competitiveness in European enterprises”, realizzato in collaborazione con la startup marchigiana i-strategies e il suo fondatore Gianluca Vagnarelli, l’associazione è risultata vincitrice di un bando europeo per il quale otterrà, insieme ad altri partner, un finanziamento di 220mila euro. Capofila del progetto, volto alla formazione del corporate storyteller, competenza sempre più richiesta dalle aziende per la promozione e divulgazione anche emozionale della propria storia e produzione, la Camera di Commercio Italo-Lussemburghese (Lussemburgo). Gli altri partner sono Cooperation Bancaire pour l’Europe (Belgio); The Hive (incubatore d’impresa, Italia); Economia Creativa Consultancy (azienda, Spagna); BIC Innobridge (supporto alla business innovation, Bulgaria).

Il meeting di lancio del progetto si è svolto lunedì 22 ottobre 2018 a Bruxelles. Comincia così l’avventura – che durerà tre anni – del progetto finanziato dall’Unione Europea che ha tre obiettivi:
– Delineare i caratteri della nuova figura professionale del corporate storyteller, figura sempre più richiesta dalle aziende perché utile alla promozione e divulgazione narrativa della propria storia e produzione;
– Dare vita ad una piattaforma europea di best-practices nel racconto delle imprese e degli imprenditori;
– Formare competenze narrative nei giovani europei, soprattutto con background umanistico, aiutando in special modo coloro che faticano ad entrare nel mercato del lavoro.

L’associazione al lavoro

 

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