Ho percorso con lui per un ventennio un percorso comune sotto vari punti di vista.
Un uomo generoso, attivo, preparato e con valori di vita esemplari per onestà e correttezza.
Ha lavorato come vicedirettore nei Monopoli di Stato e poi nell’agenzia delle entrate. Sposato con Rosaria, dipendente dell’ASL di Tortona, entrambi appassionati di teatro sperimentale con allestimento di spettacoli a cui partecipavano anche come attori.
Dapprima attivo nel Pci, poi in Rifondazione, responsabile di Legambiente e partecipe per un certo periodo all’esperienza dei Verdi e della Rete ambientalista.
Lo conobbi nel 1991 in occasione delle prime riunioni che si tenevano a Castelnuovo contro il progetto del cosiddetto Supertreno Mi-Ge ora divenuto Terzo Valico.
Fra di noi, attivissimi, ricordo Baldo Romeri e Vincenzo Fasciolo anch’essi ora scomparsi.
Quante assemblee, riunioni, partecipazioni a convegni, interventi! Aveva una figura scarna, scavata in volto, ma rapidamente affascinava l’uditorio per la sua pacatezza e per la logica stringente e ricca di dati che lo caratterizzava.
Fu un colpo per tutti noi quando, qualche anno fa ci disse, dopo una grave crisi cardiaca, che i medici gli avevano proibito di continuare a condurre la vita fittissima di impegni che gli era abituale.
Ovviamente gli dicemmo il classico “pensa alla salute”, ma per noi perdere la sua partecipazione e il suo stimolo fu un dramma.
Ha voluto che continuassi a informarlo tramite i messaggi che inviavo, ogni tanto una telefonata ma cercavo di essere positivo e soprattutto si parlava di teatro e di cultura.
Un infarto se lo è portato via, ma in me e certamente in coloro che lo hanno conosciuto, ha lasciato una traccia indelebile.
Antonello Brunetti
allego due sue foto capitatemi sottomano, una durante la creazione della Rete ambientalista
e l’altra in occasione di una cena nel convento dei cappuccini di Gavi per la raccolta fondi AFA (Amici delle Ferrovie e dell’Ambiente)