Ecco gli attuali tempi di attesa per prestazioni specialistiche (2)
Un eco(color) doppler presso l’ospedale di Alessandria prevede una attesa di 55 giorni (Ospedale di Tortona 38, Novi Ligure 14), stessa attesa di 55 giorni al SS. Antonio e Biagio per una ecografia completa all’addome (Tortona 50, Novi Ligure 79), 62 giorni per una spirometria globale ad Alessandria (Tortona 78, Novi Ligure 3) oppure 207 giorni per una visita di gastroenterologia all’Ospedale di Alessandria contro 1 giorno di attesa a Tortona e 18 a Novi Ligure.
Tempi elevati, come si può notare, soprattutto ad Alessandria e Tortona, ma la Regione Piemonte considera l’Asl di Alessandria la cenerentola delle Aziende sanitarie ed infatti stanzia per abbatterli, la cifra più bassa di tutta la Regione.
La provincia di Alessandria, quindi, appare sempre più fuori dai giochi per la sanità regionale: Saitta e Chiamparino distribuiscono 10 milioni di euro per abbattere le liste di attesa, l’investimento pro-capite per la ASL AL ammonta a meno di un euro per cittadino: 99 centesimi per abitante come si può vedere dalla tabella che pubblichiamo a fine articolo.
Vercelli al top nella distribuzione delle risorse con più di 4 euro a residente. Torino e Cuneo i destinatari della fetta più grossa degli investimenti regionali: più di 5 milioni di euro destinati alle ASL e ASO di Torino, oltre 1,5 milioni di euro a Cuneo. Ad Alessandra solo le briciole, 433mila euro. Che il quadrante sud-orientale del Piemonte non rientrasse esattamente nelle grazie della giunta Chiamparino era da tempo nell’aria, ma la recente iniziativa adottata dalla Regione per abbattere le liste d’attesa per gli esami diagnostici in Piemonte lascia ben poco margine all’interpretazione.
Con delibera approvata il 14 settembre scorso, a decorrere dal 1° ottobre(1) la Regione Piemonte mette a disposizione delle aziende sanitarie 14 milioni di euro per l’abbattimento delle liste di attesa. La somma servirà per fornire 385.000 esami e visite specialistiche in più tra il 1° ottobre 2018 e il 31 dicembre 2019 e per acquistare macchinari di ultima generazione, con l’obiettivo di far rientrare nei parametri stabiliti dal Ministero della Sanità le prestazioni che oggi ne sono fuori.
Di questa somma, 10 milioni di Euro sono già ripartiti e ne beneficeranno per oltre il 50% le Asl di Torino e dell’area metropolitana, che potranno contare su circa 5,1 milioni di euro. Segue a ruota Cuneo con 1,7 milioni di euro. La restante quota riguarda le altre province piemontesi.
La tabella di ripartizione – che trovate a fine articolo – già da sé evidenzia come Alessandria annaspi alla deriva in penultima posizione, ma se viene rapportato l’importo assegnato con il numero di residenti delle varie ASL e ASO, la classifica diventa impietosa. Il miglioramento dell’accesso alle prestazioni degli Alessandrini vale meno di un euro, per l’esattezza 99 centesimi ed è in termini assoluti il più basso investimento pro capite effettuato dalla Regione Piemonte per i propri assistiti. Sul podio Vercelli al primo posto, con oltre 4 euro di investimento pro capite, a seguire il Verbano-Cusio-Ossola (che ha già avviato le pratiche per passare in Lombardia) con poco meno di tre euro ad abitante (2,95 per la precisione), terza posizione per Cuneo (2,85 Euro ad abitante), quarta Torino con 2,24 euro a persona.
Gli investimenti della ASL AL andranno unicamente a beneficio dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria (Ospedale Hub) per prestazioni quali ecodoppler, ecografia addome, mammografia, spirometria e visite di dermatologia, oculistica e gastroenterologia. I tempi di attesa verranno migliorati presumibilmente attraverso una estensione degli orari di apertura di strutture e ambulatori.
Annamaria Agosti