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Presentato il piano strategico dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria per valorizzare la sanità locale

È stato presentato ieri pomeriggio il piano strategico dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria 2018-2023 in un gremito Salone di Rappresentanza: la data, come ha ricordato il Direttore Generale Giacomo Centini, supera la scadenza dell’attuale Direzione in quanto cinque anni sono il periodo corretto per la programmazione di una azienda e soprattutto perché il piano non è della Direzione, ma di tutti gli operatori che lavorano all’interno dell’Azienda stessa.

Ha ricordato Centini: “Da questa estate abbiamo iniziato un percorso di condivisione con l’Azienda finalizzato alla soddisfazione delle aspettative della persona che si reca in ospedale e, attraverso il lavoro e le relazioni umane tra colleghi, anche la soddisfazione personale: una sorta di patto sancito sul principio del successo basato sul migliore percorso terapeutico. Da qui è nata la nostra visione e il concetto di Azienda all’OPERA, che è l’acronimo dei nostri obiettivi strategici che racchiudono i progetti che abbiamo in animo di realizzare, con la consapevolezza che si tratta di una idea molto ambiziosa, che possiamo realizzare grazie alla collaborazione di tutti gli operatori. Non è un documento chiuso, ma un documento che rappresenta un vero e proprio strumento di lavoro, un “piano aperto” che può vedere l’uscita di un progetto terminato come l’entrata di una azione funzionale al raggiungimento di un obiettivo. In questo percorso abbiamo voluto condividere le nostre idee con tutto il territorio, inteso in senso ampio: il Comune, la Provincia, le ASL che lavorano insieme a noi, le Associazioni, allo scopo di proseguire uniti verso l’obiettivo unico che è quello di dare una risposta migliore alla persona che si reca nelle nostre strutture ospedaliere. E ringrazio per la nutrita presenza tutti gli operatori e le istituzioni che oggi hanno partecipato in modo così numeroso” Prima della presentazione di Centini, hanno portato i loro saluti il Sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco, il presidente della Provincia Gianfranco Baldi, il Magnifico Rettore dell’Università del Piemonte Orientale Giancarlo Avanzi, il Prefetto Antonio Apruzzese.

Il comune denominatore è stata proprio la condivisione dei contenuti del piano con le istituzioni, che è stato elogiato per la sua particolare attenzione al tema dell’accoglienza e del benessere, oltre che a quello della ricerca, come ha anche evidenziato l’Assessore Antonio Saitta nelle conclusioni: “Grazie alla sempre più stretta sinergia tra l’Azienda Ospedaliera e l’ASL AL contenuta in questo documento che va oltre il microlocalismo, è possibile dare avvio a operazioni altamente innovative. Va apprezzato il ruolo di forte condivisione che emerge, ma anche l’entusiasmo e il coinvolgimento su una grande idea. Non posso che confermare l’impegno rispetto all’Irccs, un obiettivo ambizioso, ma sul quale possiamo e dobbiamo proseguire. Inoltre, il concetto dell’autofinanziamento attraverso il miglio utilizzo delle risorse è un grande tema che anche come Regione Piemonte stiamo affrontando, grazie ai risparmi sulle gare per i farmaci. Pertanto, la strada è giusta. Dobbiamo andare avanti e dire con orgoglio le cose che in Piemonte e qui ad Alessandria vengono fatte bene” OPERA è l’acronimo scelto per sintetizzare i cinque obiettivi strategici: Operazione eccellenza: Valorizzare e sviluppare aree ad alto valore aggiunto per alta specialità, complessità, produttività Perseguire l’efficienza: Aumentare l’efficienza eliminando gli sprechi e ridefinendo percorsi di materiali e informazioni più ordinati attraverso la razionalizzazione e il monitoraggio Essere con il territorio: Lavorare in sinergia con le istituzioni del territorio per dare la migliore risposta di salute ai pazienti Ricerca come missione: Sostenere e potenziare l’attività di produzione e ricerca scientifica, anche attraverso l’integrazione con l’Università Accoglienza e Ben-essere: Garantire l’ospitalità intesa come vicinanza, ascolto, accoglienza e confort ai pazienti. Promuovere un clima in cui gli operatori si sentono coinvolti e valorizzati

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