Teatro Civico di Tortona
Stagione 2018/2019
Martedì’ 30 Ottobre 2018 Ore 21.00
ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI
di Carlo Goldoni
con (in ordine alfabetico) Natalino Balasso, Fabrizio Contri, Marta Cortellazzo Wiel, Michele Di Mauro, Lucio De Francesco, Denis Fasolo, Elena Gigliotti, Gianmaria Martini, Elisabetta Mazzullo, Ivan Zerbinati
regia Valerio Binasco
scene Guido Fiorato
costumi Sandra Cardini
luci Pasquale Mari
musiche Arturo Annecchino
regista assistente Simone Luglio
assistente scene Anna Varaldo
assistente costumi Chiara Lanzillotta
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
con il sostegno di Fondazione CRT
Valerio Binasco ama mettere in scena testi corali e di forte impatto, creando spettacoli che proiettano gli spettatori in una dimensione giocosa e leggera, costruita come un set cinematografico: battute fulminanti, movimenti energici, causticità e forti momenti di suspense sono gli elementi intorno ai quali ruota il congegno teatrale. Quasi inevitabile quindi il suo incontro con Arlecchino servitore di due padroni, un perfetto meccanismo comico, specchio di una borghesia dinamica e virtuosa, celebrazione dell’intraprendenza femminile e dell’amore romantico, ma soprattutto commedia che dal 1745 non smette di affascinare il pubblico. Così come per le regie shakespeariane, l’incontro tra Binasco e Goldoni garantisce la possibilità di un viaggio nel tempo, un gioioso ritorno alle origini del teatro italiano, alla sua grande tradizione comica, affidato a una coppia inedita di attori: Natalino Balasso e Michele Di Mauro, quest’ultimo diretto da Binasco in Sogno d’autunno di Jon Fosse al fianco di Giovanna Mezzogiorno. Per Arlecchino il regista lavorerà con un ensemble di interpreti che rispondano perfettamente alle caratteristiche della compagnia dell’arte, fatte di trame sottili, di abilità nell’improvvisare, di spettacoli sempre diversi replica dopo replica. Una festa teatrale che celebra la potenza del teatro, la poesia di Carlo Goldoni, ma soprattutto mette in mostra i talenti di chi sale, ogni sera, sulle tavole del palcoscenico. «Come aveva capito benissimo Fassbinder, Goldoni è un autore moderno, con lampi di vera contemporaneità», ha scritto Binasco.