Un Museo del Divisionismo rinnovato e completamente nuovo, con un percorso cronologico che parte da Giuseppe Pellizza da Volpedo per arrivare fino agli ultimi autori del divisionismo che aprono a nuove tecniche pittoriche.
Questo è il nuovo percorso che è stato inaugurato ieri, sabato 6 ottobre, presso la Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona con un incontro pubblico che si è svolto alla sala convegni della Fondazione stessa.
Ad aprire lavori è stato il vice presidente della Fondazione Carlo Volpi che ha presentato gli ospiti: i professori Bianchi e Tedeschi.
In particolare Francesco Tedeschi ha illustrato il nuovo percorso. E’ stato lui, infatti, due insieme a diversi altri esperti a curare la nuova predisposizione delle opere che privilegia ovviamente quello che è considerato uno dei pittori più importanti del divisionismo cioè Giuseppe Pellizza da Volpedo.
Tedeschi anche realizzato il nuovo catalogo dal titolo “Incontri. Nuove esplorazioni nel divisionismo” dove si presentano le ultime opere acquistate dalla Fondazione ed esposte nella museo dal 2015 ad oggi. È il catalogo che segue il primo, quello realizzato da Flavio Caroli dal titolo “Il divisionismo Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona.”
Il Museo del Divisionismo si articola in otto sale, completamente rinnovate, con un’illuminazione ad hoc che valorizza ogni opera esposta.
Sono ben 106 le opere che si possono vedere nel Museo del Divisionismo “ una collezione unica nel panorama nazionale- ha detto il prof. Bianchi docente dell’Università cattolica di Milano – ma quello che la caratterizza è anche la collaborazione l’Università cattolica e la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona che consente la valorizzazione dei giovani.“
La parola poi è passata al prof. Francesco Tedeschi secondo il quale sono tre gli aspetti questo importante museo che merita la più ampia valorizzazione.: Innanzi tutto è un museo di qualità per le opere che raccoglie, poi è un museo in crescita perché sono già stati acquistati quattro opere nei mesi successivi alla pubblicazione del catalogo ed infine è un museo con un progetto che è quello di continuare la valorizzazione è culturale.
“Una missione culturale molto importante- ha detto Tedeschi – con un dialogo fondato sulla ricerca per una visione di insieme che porterà sicuramente a sempre più importanti e in maggiori risultati. Un museo che è un racconto con valori culturali del territorio attraverso gli artisti che ha generato. Si parte dal Pellizza visto nel duplice ruolo di autore individuale e contestualmente fondatore del divisionismo.“
Da segnalare infine l’ultima grande opera del Pellizza acquistata recentemente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona: parliamo de “il ponte“
Per visitare il nuovo allestimento è stato pubblicato anche un nuovo opuscolo distribuito gratuitamente a tutti i visitatori dove vengono elencate tutte le opere esposte nelle varie sale e ogni sala viene presentata a livello tematico.
È un percorso cronologico che racconta quello che è il divisionismo, nato nell’ultimo decennio dalle stanze innovative della tecnica pittorica introdotte da artisti come Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Emilio Longoni e Plinio Nomellini.
“L’uso del colore diviso – si legge nell’opuscolo – giunge a corollario di altre esperienze pittoriche di trasformazione dei principi accademici vigenti nell’arte dell’ottocento e prelude agli sviluppi in senso moderno che le correnti del primo novecento fino al futurismo hanno progressivamente e messo in atto.”
La collezione della fondazione Cassa di Risparmio di Tortona costituisce l’unico progetto museale interamente dedicato al Divisionismo che viene preso in esame attraverso opere selezionate tra quelle che hanno contribuito alle vicende artistiche.
Angelo Bottiroli