La Polizia di Stato ha arrestato a Bordighera, nella notte di domenica, un giovane uomo, di nazionalità marocchina, sul cui capo pendevano due ordini di carcerazione.
Rapina e furto aggravato i reati commessi e per i quali era già stato condannato.
Nel giugno scorso il Magistrato di Sorveglianza di Genova aveva disposto la sua traduzione in carcere e la Procura della Repubblica del Tribunale di Imperia aveva emesso un ordine di esecuzione della carcerazione per l’espiazione della pena inflitta, 3 anni e 2 mesi di carcere.
L’uomo tuttavia, nel frattempo, si era reso irreperibile abbandonando la struttura presso la quale era stato collocato per scontare la misura dell’affidamento in prova.
Un operatore della volante in servizio nella notte, durante una perlustrazione estesa al territorio dei comuni limitrofi a Ventimiglia, transitando sul lungomare di Bordighera, ha notato la presenza di un individuo molto somigliante a uno degli identikit verificati, come di consueto, a inizio turno.
L’uomo se ne avvedeva ma, senza scomporsi, faceva un cenno di saluto e si allontanava come se niente fosse.
Gli operatori fingevano disinteresse ma, convinti di averlo riconosciuto, continuavano a monitorare i suoi spostamenti e, poco dopo, lo identificavano, insieme ad alcuni ragazzi che aveva nel frattempo raggiunto, in un angolo appartato e buio della zona.
Dal controllo su strada scaturiva tra l’altro il ritrovamento, indosso a un 24enne di Bordighera, di quasi 4 grammi di hashish e la sua segnalazione alla Prefettura quale consumatore di stupefacenti per le conseguenti misure amministrative a suo carico.
Ma l’attenzione dei Poliziotti era concentrata sull’individuo sospetto che, per evitare la cattura, forniva dati anagrafici modificati ad arte pensando così di poter di sfuggire alle sue responsabilità .
In costante contatto con la centrale operativa, eseguivano immediate e approfondite verifiche, anche fotografiche, e accertavano l’esatta corrispondenza della sua identità con quella dell’uomo ricercato, confermando la correttezza dei loro sospetti iniziali.
Seguivano, dunque, il 23enne marocchino, pluri-pregiudicato, per numerosi reati contro la persona, il patrimonio e inerenti gli stupefacenti, all’interno di una nota discoteca vicina, dove lo bloccavano, all’interno dei servizi igienici, mentre cercava di nascondersi.
Durante il suo accompagnamento alla vicina auto di servizio l’uomo, vistosi ormai perduto, tentava un ultima disperata manovra per svincolarsi e tentare la fuga e, improvvisamente, cercava di sferrare una violenta testata all’operatore che lo tratteneva per un braccio.
Solo a viva forza gli Agenti riuscivano a salvaguardare la loro incolumità e quella del loro aggressore che, in tal modo, aggravava ulteriormente la sua posizione.
Qualche ora dopo, al termine delle procedure di Legge, l’arrestato al mattino è stato condotto nel carcere di Sanremo dove sconterà la lunga pena detentiva.
L’intervento è stato portato a termine con efficacia dagli Agenti del Ufficio Controllo del Territorio, del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ventimiglia.
Altrettanto efficiente si è dimostrato il dispositivo di ordine pubblico e l’azione delle pattuglie della volante, e di quelle di rinforzo del reparto prevenzione crimine, che sono prontamente intervenute nel quartiere Gianchette nel tardo pomeriggio e nella serata di sabato scorso, in ausilio agli operatori del reparto Pronto Impiego della Guardia di Finanza già presenti, a poca distanza, e subito arrivati sul posto.
Due gli episodi, alle 18.30 e alle 21 , entrambi riconducibili a litigi scaturiti da insignificanti motivi e velocemente degenerati in tentativi di aggressione.
Nel primo caso i fatti si sono verificati sul ponte ferroviario e ha visto il coinvolgimento di alcuni stranieri, verosimilmente di nazionalità afghana, che hanno tentato di colpire due migranti di origine magrebina, un algerino e un marocchino, poi compiutamente identificati dalla Polizia. L’intervento immediato di alcune pattuglie ha messo in fuga gli aggressori che, inseguiti, si sono dileguati lungo i binari ferroviari. Incolumi le vittime del lancio di pietre raccolte sulla massicciata ferroviaria dagli aggressori. Uno di loro, apparso agli Agenti privo di calzature ai piedi, è stato accompagnato dalla volante presso la sede della locale Croce Rossa, in via Dante, dove i volontari hanno prontamente rimediato.
Nel secondo caso una lite tra due stranieri, descritti come molto giovani, uno quali, durante l’alterco sul marciapiede della pubblica via, lanciava in direzione dell’avversario una bottiglia in vetro che andava a frantumarsi contro un palo della segnaletica verticale.
I due individui si allontanavano immediatamente e non potevano essere rintracciati dagli operatori della Polizia giunti sul posto. Come nel primo episodio anche nel secondo non è stato necessario l’intervento di operatori del soccorso 118 .