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L’insofferenza di molti dianesi per i “foresti” e gli abitanti di seconde case


“Prima di tutto bisogna chiamare le persone con il loro nome, a Diano Marina non vengono turisti ma villeggianti.

I turisti sono una netta minoranza e sono quelli con più tendenza a spendere perché magari non tornano più e un ricordo della vacanza lo vogliono avere; i villeggianti sono per la maggior parte padroni di seconde case, sono anni che vengono a Diano, e generalmente hanno poco rispetto per la nostra città. Arrivano portandosi anche la carta igienica, si lamentano peggio di un ligure, hanno un budget limitato e frantumano i coglioni.”

Questa frase detta da un dianese la dice lunga su cosa pensano molti abitanti di Diano Marina verso chi soggiorna nella città degli aranci, non è nato qui e pertanto è considerato un “foresto” dimenticandosi che gli abitanti delle seconde case hanno deciso di comperarsi qui una casa e nona  San Bartolomeo o Andora, dove ad esempio costano meno, forse perché AMANO Diano marina.

Magari hanno fatto dei sacrifici per acquistarla e allora sì, forse è vero, si portano quasi tutto da casa quando vengono qui, però qualcosa spendono: la spiaggia, i servizi, pizza, gelato, giornale e magari anche qualcos’altro.

Soprattutto però, oltre a pagare le bollette il doppio dei dianesi perché non sono residenti, pagano l’IMU che sono diverse centinaia di euro all’anno.

In qualche modo, insomma, contribuiscono anche loro all’economia di Diano Marina, soprattutto per quanto riguarda la spazzatura: consumano quasi niente e pagano il doppio dei residenti che gettano il sacchetto dei rifiuti tutti i giorni.

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