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Non tutti i “vu cumprà” sono uguali. Lo spiega un tortonese in vacanza nel Golfo Dianese

Questa è una storia singolare, raccontata da un tortonese in vacanza nel Golfo Dianese in un suo post pubblico su FB.

I lettori di Oggi Cronaca sanno che non copiamo dagli altri giornali e riportiamo scritti da Facebook sono in asi eccezionali, , ma questa storia ci è piaciuta che ve la riproponiamo integralmente come Ugo l’ha scritta sul suo profilo FB.

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Vi voglio raccontare la storia di Mustafà del Senegal che a 4 mogli e 12 figli ..lui è un vucumpra… lo fa da 25 anni ormai.. abita a Genova ..ogni mattina nel periodo estivo (per loro da Pasqua fino a quasi tutto ottobre ) si alza alle 5 del mattino …prende il treno che lo porta a Diano Marina ( 110 km )…adesso si deve fare 3 km in più perché la stazione e stata spostata in collina ( Diano San Pietro ) ma per lui non è un problema ..parte dalla spiaggia all’inizio di Diano verso le 9:00 si fa tutte le spiagge ..poi arriva a San Bartolomeo ..ma la spiaggia è ancora lunga si sposta fino a Cervo …12 km di spiaggia ..riesce in poco più di 4 ore ..sotto il sole cuocente con il suo zanio sulle spalle pieno di teli da mare …quello zaino pesa 12 kg ..ma orma..i l’abitudine non fa più a caso al peso…. finalmente arriva a Cervo verso l’una ..fa una piccola sosta ( un oretta ) per mangiarsi un panino e una bottiglietta d’acqua …ormai anche questa è abitudine…poi si ritorna indietro verso Diano Marina ..altri 12 km sempre sotto il sole cuocente …li lo aspetta il treno alle 18 che lo riporta a casa Genova …

Ormai ci conosciamo da 12 anni:  Mustafà, sai che non ho un buon rapporto con gli extracomunitari …ma con te è diverso .. perché ti conosco molto bene ..conosco la tua famiglia …i tuoi figli…ormai è anche questa abitudine…ogni volta che arrivò da queste parti sei il primo che mi viene a salutare … nonostante sai che non ti compri nulla …ma tu per rispetto ti fermi sempre a salutare me ..mia moglie…mia figlia che l’hai vista crescere…

Ebbene dopo 12 anni che voglio offrirti il pranzo…una bibita fresca…un panino… non c’è niente da fare …sempre no ..ma ci ringrazi sempre … perché ormai la tua abitudine non ti fa più sentire diverso…

Quante risate assieme con le mie stupide battute che ogni volta ti faccio …ma tu ormai mi conosci … l’amicizia che ci lega ci fa sorridere in questa giornata di caldo

…chissà se un giorno riuscirò ad offrirti sto benedetto pranzo…o cena…o bibita…o biglietto del treno…o il passaggio in macchina…ma ormai per noi è solo abitudine …ma l’amicizia rimane sempre con un grande rispetto che ci lega ormai da anni ..ciao Mustafà a domani.

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