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Sindaci del Golfo divisi, manca una leadership. Così non si risolvono i grossi problemi (stazione, acqua, turismo)

L’ultimo segnale che la dice lunga su come siano divisi i comuni e i sindaci del Golfo Dianese è sotto gli occhi di tutti ma nessuno se n’è accorto.

Noi, anche se qualcuno dirà che siamo i soliti disfattisti, abbiamo deciso di farlo rilevare perché è anche soprattutto dovuto a questa divisione se i grossi problemi del Golfo non vengano risolti.

Ci riferiamo all’ultima conferenza stampa convocata dal sindaco di San Bartolomeo al Mare, Valerio Urso, sulla mancanza dell’acqua potabile: alla conferenza stampa mancavano tutti i quattro comuni di Diano: Diano Marina Diano San Pietro, Diano Arentino e Diano Castello.

Su sette erano presenti solo tre sindaci quelli di San Bartolomeo, Cervo e Villa Faraldi cioè quelli della parte est del Golfo Dianese.

Perché i quattro sindaci di Diano non hanno partecipato alla conferenza stampa?

Sono stati convocati?

E se sono stati convocati perché non erano presenti?

E da altro canto la mancanza di acqua legata alle rotture del la rete idrica riguarda tutti e sette i comuni del Golfo.

Eppure, per l’ennesima volta, i Comuni si sono presentati divisi. Perché?

Perché questa proda divisione fra est ed ovest del Golfo?

I sette sindaci  dovrebbero capire che se vogliono risolvere i problemi devono essere uniti davanti alle istituzioni perché rappresentano comunque un unico bacino, sia dal punto di vista geografico, che economico e turistico.

L’impressione che abbiamo avuto è che per l’ennesima volta manchi un leader o almeno ci siano due galli in un pollaio: sembra infatti che il sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori, e quello di San Bartolomeo, Valerio Urso, che da soli rappresentano due terzi della popolazione del Golfo Dianese, facciano a gara alla ricerca di una leadership.

Sembra che non siano d’accordo su quelli che sono gli aspetti più importanti di gestione di tutto il Golfo.

L’esempio più eclatante è quello che riguarda la raccolta dei rifiuti: Valerio Urso ha aderito al consorzio andorese-imperiese mentre Giacomo Chiappori ha preferito la gestione attraverso una municipalizzata di Savona.

E gli altri cinque sindaci, sulla questione rifiuti, si sono divisi Cervo è andato con Sanbartolomeo e gli altri quattro con Diano Marina.

Questa profonda divisione tra i sindaci che dovrebbero rappresentare tutta la popolazione del Golfo, è molto deleteria per la risoluzione dei problemi e impedisce di presentarsi uniti ai tavoli istituzionali per cercare di risolvere  i gravi problemi che riguardano tutto il bacino.

Ci riferiamo soprattutto a quello dell’ acqua, poi al collegamento la stazione ferroviaria e non ultimo, ma forse il primo perché rappresenta il fulcro su cui si basa l’economia di tutto il Golfo, cioé il turismo.

Fino a quando i sette comuni della Golfo saranno divisi come lo sono ora, i problemi non potranno certamente essere risolti. Questo i sindaci dovrebbero saperlo.

La logica suggerisce di trovare un leader e questo potrebbe essere il sindaco di Diano Marina, visto che è il comune più popoloso del Golfo.

Ci rendiamo conto che le idee del primo cittadino di Diano Marina, a volte apparentemente estremiste, rischiano di non essere condivise dagli  altri sindaci ma per il bene della popolazione e di tutto il bacino bisognerebbe avere una strategia comune.

Se i sindaci non sono d’accordo con quello che dice Chiappori, si ritrovino ad un tavolo, mettano nero su bianco quello che vogliono raggiungere e poi insieme, uniti, vadano in avanti.

Perché se la situazione continua ad essere quella attuale non si risolve assolutamente nulla.

Angelo Bottiroli


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