Una conferenza stampa convocata in fretta e furia, oggi, martedì 17 luglio, dal sindaco di San Bartolomeo al Mare, Valerio Urso, per fare che cosa? Gridare al mondo che il Golfo Dianese è senz’ acqua e rischia la crisi turistica!
Bella roba: lo si sapeva già e lo si sapeva da tempo immemorabile e questo grido di dolore dei sindaci del Golfo (peraltro in conferenza stampa c’erano soltanto Valerio Urso di San Bartolomeo Giampaolo Giordano di Cervo e Corrado Elena di Villa Faraldi) sembra francamente molto in ritardo rispetto alla stagione già iniziata.
I sindaci hanno convocato una conferenza stampa per sottolineare la situazione sempre più grave che ha portato, ieri, una mancanza di acqua anche nel comune di Cervo oltre a quella relativa alla mancanza di pressione del Comune di San Bartolomeo che soltanto adesso – nel pieno della stagione turistica – decide di acquistare un pompa per aumentare la pressione.
Ci sarebbe da chiedersi se siamo di fronte ad uno scherzo estivo, ma purtroppo è tutto drammaticamente vero.
Ci attireremo probabilmente le ire dei primi cittadini con questo articolo, ma il grido di allarme dei sindaci ci sembra intempestivo perché in forte ritardo e soprattutto non porta a nulla, perché non crediamo che il problema si possa risolvere adesso e così su due piedi.
Oggi Cronaca è già da diverso tempo che sottolinea la mancanza di pressione dell’acqua potabile a Diano Marina e in altre parti del Golfo Dianese ed ora, dopo l’ennesima rottura, i sindaci hanno convocato questa conferenza stampa che, a quanto pare, nulla aggiunge e nulla toglie ad una situazione drammatica di cui si sapeva già dallo scorso inverno.
Lanciare l’ennesimo allarme verbale attraverso i giornali sulla mancanza di acqua potabile nel Golfo Dianese adesso, in piena stagione turistica, fa sorridere perchè il problema idrico si conosce già da tempo.
Siamo sicuri che non sia stata l’incapacità dei sindaci di farsi valere presso le sedi istituzionali, di reperire soldi per realizzare il progetto del tubo sull’ex sedime, ma soprattutto di picchiare i pugni sul tavolo presso gli organi superiori con un’azione forte, a fare in modo che il problema dell’acqua continuasse a persistere anche in questa stagione estiva?
Ma i sindaci non potevano fare qualcosa durante l’inverno? Non potevano andare in Regione, picchiare i pugni sul tavolo e alzare la voce, ma soprattutto fare qualche azione forte?
C’era c’era tutto il tempo possibile per programmare qualcosa di eclatante, magari anche in occasione di grandi eventi sportivi, perché questa situazione si protrae ormai già da molto tempo e il presidente degli albergatori non che la presidente di Confcommercio del Golfo di Agnese Americo Pilati e Franca Weitzenmiller già lo scorso inverno avevano messo in guardia sui rischi dell’estate, invece nulla.
Nulla che abbia portato a qualcosa di concreto
Soltanto adesso i sindaci “si svegliano“ e lanciano loro il grido d’allarme.
Francamente a nostro avviso, in prossimità di agosto, quando l’Italia si smobilita per andare in vacanza, sembra un’ azione inutile.
Un’azione inutile fatta in piena stagione stagione turistica che rischia di avere un’effetto boomerang, perché gridare “al lupo al lupo” rischia di far cambiare meta a quei turisti che avevano intenzione di passare le vacanze di agosto nel Golfo Dianese.
Dai sindaci ci saremmo aspettati più decisionismo e soprattutto delle soluzioni realizzabili in breve tempo, ma non adesso.
Le azioni erano da fare lo scorso inverno. Qualcosa è stato fatto dai sindaci ma sempre a livello dialettico, e a quanto pare, mai concretamente.
Noi, invece, ci saremmo attesi qualcosa di più: giusto lanciare prima l’allarme ma se poi le parole non raggiungono gli effetti sperati, bisogna passare ai fatti, perché è inutile continuare a lamentarsi.
Per ennesima volta, invece, è stata convocata una conferenza stampa per lanciare, l’ennesimo un grido d’allarme.
Ma non sarebbe tempo di fare qualcosa di più concreto? Non sarebbe ora di prendere una posizione forte al fine di risolvere una volta per tutte questo problema?