il personale della Squadra Volanti di Alessandria ha proceduto all’arresto in flagranza di:
- IOSIF Marius Cristian nato il 28.02.1997,
- TUDOR Adrian Daniel nato il 25.09.1998,
entrambi Rumeni, residenti a Brescia ed attualmente privi di occupazione, per i reati di furto aggravato in concorso e denunciati in stato di libertà per il reato di ricettazione.
Intorno alle ore 16.40 la Sala Operativa segnalava che alcuni soggetti, presumibilmente cittadini dell’Est Europa, avevano perpetrato un furto presso il negozio “TOYS CENTER” sito in questa via Marengo, per darsi poi alla fuga a bordo di una Opel Vectra in direzione centro cittadino.
Le Volanti immediatamente allertate, si mettevano alla ricerca del veicolo, notato poco dopo non lontano dal luogo del furto nell’atto di darsi alla fuga . Le Volanti perciò procedevano all’inseguimento dell’auto che dopo svariati tentativi di sottrarsi al controllo di polizia per far perdere le proprie tracce, aumentando la velocità e invertendo bruscamente la direzione di marcia, veniva bloccata.
Sul posto gli operatori procedevano a perquisizione personale dei soggetti estesa al veicolo da cui si rinveniva all’interno del bagagliaio e sui sedili posteriore n. 9 scatole di giochi marca “Lego” , poi accertato come provento di furto ai danni del negozio Toys Center e n.2 borsoni di grosse dimensioni colmi di indumenti sportivi, muniti ancora di relativa etichetta e dispositivo antitaccheggio, per un valore stimato di circa 5000/6000 euro che venivano sequestrati.
Considerata la quantità eccessiva delle merce e il suo alto valore commerciale, accertato che tutta la merce summenzionata era munita di dispositivo anti-taccheggio ed etichetta, dato che i nominati in oggetto non erano in grado di giustificarne il possesso, presumendo che la merce fosse provento di furto, gli stessi venivano deferiti in stato di libertà il reato di ricettazione.
Da accertamenti successivi si appurava che i due soggetti risultavano già noti alle Forze dell’Ordine per recenti reati contro il patrimonio. Gli stessi venivano arrestati e trattenuti presso le camere di sicurezza della Questura su disposizione del p.m. di turno, in attesa della celebrazione del rito di direttissima all’esito del quale il giudice ha convalidato l’arresto e disposta la pena sospesa di un anno ed otto mesi di reclusione ed € 200 di multa.