Site icon Oggi Cronaca

A Diano Marina i bambini possono giocare solo sulle spiagge private, non su quelle libere!

Sta facendo fortemente discutere la disposizione n.12992 del 13 luglio scorso del sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori, che vieta parecchie cose sulle spiagge libere e non su quelle gestite da privati.

Qualche nostro collega – come al solito – ha scritto che i divieti valgono per tutte le spiagge, ma evidentemente non sa leggere,  perché la lingua italiana è chiara e le dispozioni emanate dal Sindaco Giacomo Chiappori recitano testualmente: “limitatamente alle spiagge libere site sul territorio comunale (quindi sono escluse quelle gestite da privati e fra queste ultime rientrano quelle in capo a  Gestioni Municipali società di proprietà del Comune – ndr)  é severamente vietato… “ e seguono una serie di divieti fra cui alcuni assolutamente giusti e legittimi come quello di fumare vicino ai bambini.

Il divieto che troviamo assurdo (sempre seguendo la lingua italiana) è quello al punto 5 cioé di “praticare giochi di qualsiasi tipo e in particolare quelli che prevedono lanci di palle e palline”.

Perché questa discriminazione fra spiagge private e libere?

E perché vietare a tutti (bambini compresi) di praticare “giochi di qualsiasi tipo” fra cui giochi sulla sabbia, giochi di carte e chi ne ha più ne metta?

Qualcuno potrebbe obiettare che ci stiamo inventando tutto e che non è vero, ma per scrupolo e per correttezza siamo andati a visionale l’art. 6 dell’ordinanza balneare n. 56 del 9 aprile scorso, sempre del Comune di Diano Marina.

Sono le disposizioni a cui fa riferimento l’ordinanza emessa ieri e che vieta a tutti di praticare “qualsiasi gioco” in spiaggia.

L’articolo 6 dell’ordinanza balneare, al punto F recita testualmente:

“Sulle spiagge,  salvo quanto previsto da altre norme di legge e regolamenti, è vietato praticare attività, anche ludiche, sia nelle spiagge libere che in quelle in concessione, che possano minacciare l’incolumità o comunque turbare la tranquillità o recare molestia al pubblico; praticare sia sugli arenili che negli specchi acquei antistanti gli stessi, sino alla distanza di 20 metri, qualsiasi gioco che possa turbare la quiete pubblica e da cui possa derivare danno o molestia alle persone (calcio, tennis da spiaggia, pallavolo, bocce, basket, ecc.); i concessionari, al fine di garantire l’osservanza dei divieti di cui sopra possono, nell’ambito della propria concessione, individuare aree da destinare a campo giochi ed installarvi attrezzature leggere e di facile rimozione in modo da garantire l’incolumità e la tranquillità del pubblico.”

L’articolo 6 non dice “giochi di qualsiasi tipo” come recita l’ultima ordinanza del sindaco  ma “attività, anche ludiche che possano minacciare l’incolumità o comunque turbare la tranquillità o recare molestia al pubblico” quindi – visto che la lingua italiana in questo caso è chiara e non ammette errori, alla luce delle ultime disposizioni del sindaco di ieri, i bambini (ma anche gli adulti) sulle spiagge libere di Diano Marina (quindi anche le libere- attrezzate) non possono giocare!

Un ultima cosa: le disposizioni valgono solo nei fine settimana di Luglio e agosto e non negli altri giorni.

 

Exit mobile version