Ad influenzare il calo di turisti che si registra a Diano Marina, oltre all’insufficiente collegamento con la stazione, potrebbero influire anche i prezzi eccessivamente altri – secondo alcuni – dei servizi sulle spiagge private?
La domanda viene spontanea leggendo quello che il dianese Pino Brancaccio, noto campione di Body Building e titolare di una palestra in viale Matteotti, ha scritto ieri pomeriggio, domenica 15 luglio, sul suo profilo FB.
“Oggi in spiaggia, ore 12.30. Io: salve , mi darebbe un lettino? Il tipo: si, ne ho ancora , io: ok grazie ,quanto le devo? Lui: 27 euro. Stupito gli rispondo: Ma guardi che son da solo , non ho famiglia con me….”
“Ora dico io – conclude Pino Brancaccio – come può esserci turismo qua da noi se una famiglia di 4 persone che viene in vacanza per una settimana a Diano Marina , San Bartolomeo ecc , tra costo del viaggio , spiaggia , dormire , mangiare , parcheggio ecc deve spendere come minimo 2000/3000 euro? E parlo solo di 7 giorni, stando stretti , cioè senza speculare , quindi no ristorante, no bar , discoteche (che purtroppo per alto non abbiamo neppure”.
Non sappiamo in quale spiaggia sia andato Pino Brancaccio, né ci interessa, ma vista la personalità e la serietà dell’uomo, non abbiamo dubbi sul fatto che non si sia inventato nulla.
Se aggiungiamo questo alle nuove disposizioni sull’utilizzo delle spiagge emanante venerdì del sindaco Giacomo Chiappori, al problema della mancanza d’acqua che persiste in alcune zone di Diano Marina, all’isolamento della stazione, alla carenza di arredo urbano, al fatto che dal prossimo anno scatterà anche la tassa di soggiorno, appare evidente il motivo per cui sempre meno italiani scelgono Diano Marina per trascorre le loro vacanze.
Forse sarebbe ora che amministratori pubblici e operatori turistici di settore, si sedessero davanti ad un tavolo ed iniziassero a ragionale seriamente come agire per rendere più appetibile Diano Marina e il Golfo Dianese….