Cinque partiti nazionali (FI, FdI, Lega, PD, Movimento 5 stelle), l’uomo politico oggi più potente e popolare d’Italia (Salvini), la donna politica, probabilmente, più stimata e popolare d’Italia (Meloni), ex Ministri di FI e PD (Lupi, Gelmini, Martina, Fassino, Pinotti), parlamentari e senatori come se piovesse, il Presidente della Regione, Assessori regionali vari, il Presidente del Consiglio Regionale versione ultras urlante in maglietta, consiglieri regionali a iosa, il Direttore dell’Asl, Presidenti di società partecipate varie, industriali, imprenditori del mattone, l’Amministratore Unico di Arte, professionisti “chic” con giacche rosa, guru di successo (sino a domenica).
Ho dimenticato qualcosa? Probabile, difficile tenere il conto.
Tutti contro un solo Uomo (da non confondere con un uomo solo), Claudio Scajola, con un grande passato politico, ma con un presente da autorevole privato cittadino, ed un manipolo di cittadini, senza incarichi, senza interessi, la maggior parte senza esperienza politica, ma tutti ricchi di esperienza di vita e di lavoro.
Un confronto, sulla carta, impari: carri armati contro fionde.
Vincere sembrava impossibile. A volte, però, quello che sembra impossibile si realizza, soprattutto in politica.
Basta credere nel proprio progetto e nelle proprie idee e precedere.
I progetti, le idee, il modo di porsi, la storia e la credibilità delle persone, in politica, significano molto, moltissimo. Ad Imperia, è emerso chiaro, valgono più dei simboli e delle processioni di potenti, di ex potenti o di chi si crede potente.
Claudio Scajola e le nostre liste civiche hanno vinto e, con le nostre fionde, abbiamo fermato i carri armati, in modo leale, senza reagire alle provocazioni ed agli insulti, dialogando solo con i cittadini, senza fare accordi con nessuno, coerenti al profilo civico e civile che ci appartiene.
Gli imperiesi hanno dato fiducia a Claudio Scajola ed alle sue liste e spetta ora a noi ripagarla. Lo faremo. Un centimetro alla volta.
Cosa dire agli avversari? Nulla. Faccio loro gli auguri per il futuro ruolo di opposizione.
L’ho ricoperto per cinque anni e credo sia un ruolo importante che, in un sistema democratico, ha assoluta dignità.
Dignità che sarebbe bene avere anche nel saper perdere, riconoscendo la sconfitta, senza puerili giustificazioni o reazioni scomposte ed insolenti.
Mi rendo conto però che, con riferimento a qualcuno o qualcuna, è una pia illusione.
Giuseppe Fossati Area Aperta