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Inchiesta sul grave calo di turisti a Diano Marina: qualcuno pensa che vogliamo gettare merda ma si sbaglia. Ecco perché


In tanti, dianesi e non, ci hanno criticato perché a loro dire, gettiamo merda su Diano Marina, facendo vedere certi aspetti che, invece, secondo loro dovremmo evitare di mettere in risalto.

Abbiamo così deciso, con questo articolo, di spiegare alcune cose.

In 40 anni di giornalismo, prima da cronista e oggi da Direttore di Oggi Cronaca,  ho imparato che quando si fa un’inchiesta come quella che riguarda il grave calo di turisti a Diano Marina, c’è uno schema ben preciso da seguire che è il seguente: si entra in possesso di dati ufficiali, si cercano le cause del problema, si interessano e si chiedono informazioni agli stakeholder cioè i portatori di interessi e fruitori, poi si analizzano le cause, si acquisiscono ulteriori dati ufficiali a suffragio delle ipotesi formulate, si raccolgono contributi ed e soltanto alla fine quando si è possesso di tutti gli elementi necessari SI PROVA a formulare soluzioni. E lo si fa sulla base di tutti gli elementi raccolti che suffragano dette soluzioni.

L’inchiesta che abbiamo aperto sulla crisi del turismo a Diano Marina che ha portato ad individuare nell’isolamento della stazione LA PRINCIPALE CAUSA (non l’unica ovviamente) è al “si raccolgono contributi”  dopodiché proporremo anche delle soluzioni.

Proporre soluzioni subito, visto che non spetta a noi adottarle, avrebbero possibilità nulle di essere prese in considerazione da chi le soluzioni è deputato a prenderle. Con questo schema c’è qualche MINIMA possibilità che chi comanda e può agire,possa prendere in esame le proposte che verranno formulate a suo tempo.

Diciamo subito che il lavoro che abbiamo fatto noi, avrebbe dovuto essere fatto dal Comune di Diano Marina, ma purtroppo, dopo 20 mesi da quando Oggi Cronaca ha iniziato le pubblicazioni nel Golfo Dianese, abbiamo capito che le Amministrazioni Comunali (e non ci riferiamo solo a quella di Diano Marina ma a tutti e 7 i Comuni del Golfo) sono poco propense a fare questo tipo di analisi:  preferiscono andare avanti per la loro strada convinte di agire per il meglio.

L’idea di fare da tramite tra le istanze del “palazzo” e i cittadini, purtroppo non è sufficiente a risolvere i problemi e se sei troppo buono o accondiscendente questo viene scambiato per debolezza e sei sottovalutato. E non ti prendono in considerazione.

Abbiamo capito che se le Amministrazioni non vengono criticate (in modo costruttivo ovviamente), spronate e prese di petto, difficilmente si soffermeranno a fare tutta questa analisi che abbiamo fatto noi.

Non è la prima volta che – come giornale – facciamo inchieste di questo tipo, in Piemonte dal 2010 ad oggi, da quando è nato Oggi Cronaca cioé, ne abbiamo fatte diverse (e molte sono descritte nel mio libro), ma è la prima volta che lo facciamo nel Golfo Dianese.

Ecco perché alcuni possono pensare che il nostro atteggiamento verso la Giunta-Chiappori sia cambiato. 

In realtà non è così: non eravamo a favore del Comune prima (malgrado molti lo pensassero) e non siamo contro adesso: semplicemente amiamo Diano Marina e Il Golfo Dianese e cerchiamo di fare qualcosa di costruttivo.

La prova è che abbiamo creato un giornale che se dovesse vivere solo sugli introiti delle pubblicità del Golfo Dianese chiuderebbe dopo tre giorni e se esiste ancora è soltanto l’amore verso un posto splendido che ci induce ad andare avanti.

E l’amore, non è solo apprezzamento: è facile amare chi ti corrisponde e quando tutto va bene, difficile è amare chi ti è contro. E amare un luogo significa anche capirne le difficoltà e i problemi per cercare di risolverli.

Non lo fa il Comune? Lo facciamo noi grazie al piccolo potere che abbiamo di raggiungere tutti coloro che frequentano Diano Marina, siano essi residenti, abitanti di seconde case, turisti o potenziali tali.

La speranza è che il nostro “potere” legato all’informazione di un giornale che supera stabilmente le 200 mila visite al mese e sta prendendo sempre più piede nel Golfo Dianese, FORSE potrebbe fare qualcosa di buono e utile per migliorare il luogo in cui viviamo.

Nei primi 20 mesi di attività ci abbiamo provato in un modo e non ci siamo riusciti, adesso ne utilizziamo un altro, ma il fine è sempre lo stesso.

Se Diano Marina e il Golfo Dianese hanno avuto un crollo di turisti nel corso degli anni, una delle cause è stato – a mio parere – questa scarsa attitudine all’analisi.

L’ho già detto, qui in Liguria c’è un modo diverso di fare informazione e nessun giornale fa queste cose: la maggior parte riportano dichiarazioni e basta.

La maggior parte dei giornali e dei giornalisti non fanno inchieste, non prendono posizione, non fanno nulla di tutto questo e sono semplici registratori di eventi e dichiarazioni. Non ci interessa se sia giusto o sbagliato, e non critichiamo i colleghi, ci mancherebbe altro: ognuno adotta la linea editoriale che ritiene più giusta, per carità; noi lo facciamo rilevare allo scopo di far capire a tutti che abbiamo un altro modo di fare informazione e non siamo come loro.

Noi siamo diversi.

Noi crediamo che un giornale, peraltro l’unico specificatamente creato per il Golfo Dianese, debba anche occuparsi dei problemi sentiti dalla gente, prendere posizione e proporre soluzioni.

E’ evidente che quando si prende una posizione si crea divisione, perché ci saranno delle divergenze e molte persone che non saranno d’accordo sulla posizione che abbiamo rpeso, ma questa è la normale conseguenza di chi non sceglie di essere neutro.

Lo sappiamo e andiamo avanti.

Angelo Bottiroli – Direttore di Oggi Cronaca 


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