La Polizia di Stato ha arrestato Sanna Gian Luca, trentenne di Sanremo, pregiudicato, per tentato omicidio aggravato dai futili motivi oltre che per guida in stato di ebbrezza alcolica, per aver investito volontariamente due giovani la notte del 2 giugno.
L’aggressore, quella notte, totalmente ubriaco, avvicinava un gruppo di giovani, che si stava dirigendo verso il Mc Donald di lungomare Vespucci, lasciandosi andare a pesanti e volgari apprezzamenti nei confronti di una ragazza del gruppo, provocando così la reazione stizzita del fidanzato. I due ragazzi, insieme ai loro amici, cercavano di allontanarsi, intimando al trentenne di smetterla. Tutto invano, l’uomo, imperterrito, proseguiva nel suo comportamento violento e minaccioso, che innescava anche una colluttazione con il fidanzato, al termine della quale minacciava i giovani di ammazzarli e riferendosi proprio al fidanzato della ragazza molestata diceva: Ti schiaccio come una lattina.
Dalle parole ai fatti: Sanna saliva sulla sua autovettura e, una volta individuato il gruppo, lo puntava deliberatamente, investendo il fidanzato e un altro ragazzo del gruppo, che venivano scaraventati a terra.
L’investitore, fatta l’inversione di marcia, si allontanava in tutta fretta dal luogo dell’incidente, lasciando i due giovani riversi a terra in una pozza di sangue, subito trasportati in ospedale da personale del 118, chiamato tempestivamente, scongiurando più gravi conseguenze.
Altrettanto immediato l’intervento dei poliziotti, impegnati poco prima nel servizio di ordine pubblico per la manifestazione Welcome Saint Tropez, terminata poco prima, che permetteva di individuare da subito l’investitore, risultato in evidente stato di alterazione alcolica; 1.35 g/l il tasso alcolico riscontrato.
Sconvolgente il comportamento di totale disinteresse dell’aggressore, che, senza alcun rimorso per il gesto appena compiuto, confermava di aver volontariamente investito i due giovani per vendetta.
Pertanto, gli agenti della Questura hanno dato esecuzione al provvedimento giudiziario della misura cautelare emesso dall’Autorità Giudiziaria, sulla scorta dei pesanti elementi di prova e delle testimonianze raccolte nell’immediatezza dei fatti dagli investigatori, nei confronti del sanremese, che dovrà permanere nella sua abitazione in attesa del processo.