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Più indizi fanno una prova: il grave calo di turisti a Diano Marina dipende dalla stazione isolata e vi spieghiamo meglio il perché

Una valanga di commenti su Facebook ci obbligano a ritornare su un argomento per spiegare nuovamente ai tanti che non lo hanno capito, il motivo per cui il grave calo di turisti registrato a Diano Marina (15 mila presenze in meno nei primi tre mesi dell’anno con un diminuzione  di oltre il 13%) lo si deve alla stazione isolata e priva di collegamenti, cioé un servizio navetta efficace, perché quello di Riviera Trasporti non è un servizio di navetta ma di linea: i bus infatti non aspettano i treni in ritardo perché devono rispettare  gli orari delle loro tabelle.

Prima di proseguire specifichiamo che i dati dell’osservatorio regionale riguardano chi pernotta almeno una notte in hotel, camping o altre strutture ricettive e non i turisti giornalieri, perché quelli non sono quantificabili se non attraverso un complesso sistema che qui non è il caso di indicare.

Allora: noi abbiamo fatto qualcosa di molto semplice: siamo venuti in possesso di dati ufficiali dell’Osservatorio regionale del Turismo della Liguria che attestano questo calo e abbiamo fatto quello che dovrebbe fare un Comune o gli operatori interessati: cioè analizzare i dati per capire il motivo di questa grave emorragia di turisti al fine di proporre interventi sulle cause al fine di evitare la catastrofe, visto che Diano Marina vive sul turismo.

E lo facciamo perché amiamo Diano Marina e spiace vederla in decadenza. Lo facciamo anche per smuore chi sta sugli allori e convincere chi è preposto ad intervenire, perché il ruolo di un giornale per noi, non è solo quello di fare da registratore o cassa di risonanza di politici, fatti e avvenimenti.

Sulla diminuzione di turisti abbiamo avuto il parere dei dianesi, degli abitanti delle seconde case, degli albergatori. Dal Comune, invece non è pervenuto nulla.

le cause emerse sono state diverse: meteo peggiore rispetto agli altri anni, mancanza di soldi, stazione lontana, servizi e strutture troppo care, insufficienti o mancanti, scarso arredo urbano, mancanza di spazi per i ciclisti, e altro.

Poi abbiamo acquisito i dati dei Comuni di San Bartolomeo e Cervo che sono in controtendenza rispetto a Diano Marina.

Questo ultimo elemento fa cadere le ipotesi del meteo e della crisi: il tempo a Diano Marina è uguale a quello di San Bartolomeo e Cervo, inoltre se la gente non ha soldi non andrebbe neppure a San Bartolomeo o Cervo visto che stiamo parlando dello stesso bacino turistico con offerte e prezzi praticamente simili. Ovviamente parliamo di numeri diversi, ma la diminuzione, in percentuale dovrebbe esserci, cosa che invece non c’è stata.

Lo stesso discorso si può estendere per le strutture  insufficienti o mancanti, scarso arredo urbano, mancanza di spazi per i ciclisti: nei primi tre mesi dell’anno né San Bartolomeo e Cervo hanno realizzato qualcosa di eclatante: strutture, manifestazioni e servizi – come a Diano marina – sono rimaste quelle dello scorso anno, e allora perché Diano ha perso 15 mila presenza e loro invece le hanno aumentate?

Forse i turisti di Diano sono andati a Cervo e San Bartolomeo? la risposta è no perché SanBart ha guadato solo 545 presenze e Cervo 824 mentre Diano Marina ne ha perse 15.916.

Questo significa che nel computo mancano 14.500 presenze di persone che hanno scelto di non venire più a Diano Marina.

Perché?

Tra le cause sopra elencate manca quella dell’isolamento della stazione. Possibile che tutto dipenda da quello?

Allora abbiamo fatto un’ altra analisi: ma a Cervo e SanBart come arrivavano lo scorso anno i turisti? La risposta è stata ovvia: in auto o pullman, di certo non col treno.

Sulla base di questo ragionamento abbiamo spulciato nuovamente la tabella turistica di Diano Marina e abbiamo visto che la diminuzione di turisti riguarda solo gli italiani perché gli stranieri sono aumentati del 2,56% a Diano marina quindi un dato in linea con quello di San Bartolomeo.

Ulteriore considerazione: gli stranieri arrivano tutti a Diano Marina in auto o col pullman, nessuno col treno.

Siamo andati a vedere nuovamente la tabella di Cervo perché anche lì, se c’era una stazione anche se davvero poco usata con poche fermate e abbiamo avuto l’ulteriore conferma: anche lì c’è stata una diminuzione lieve di turisti italiani.

Tutti questi elementi ci hanno fatto capire che al causa principale dell’emorragia di turisti è dovuta alla manca di collegamenti e cioé di un servizio navetta da e per la stazione, che aspetta i viaggiatori e li porta sempre e non  ad orari prestabiliti come quello di Riviera Trasporti.

Ma se la nuova stazione è in funzione da dicembre 2016 perché nell’estate 2017 non c’è stato un calo?

La risposta è semplice: la gente non sapeva dell’isolamento della stazione se n’è accorta solo lo scorso anno e visti i disservizi quest’anno ha cambiato meta. Lo spieghiamo raccontando un episodio di cui siamo stati testimoni in questo articolo ww.oggicronaca.it/2018/06/diano-marina-i-turisti-persi-per-lisolamento-della-stazione-non-torneranno-piu-un-danno-enorme-per-leconomia-ad-oggi-si-e-gia-perso-un-milione-di-euro/

E’ tutto chiaro, adesso?

 

 

 

 

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