Fino a che punto può arrivare il diritto di cronaca?
E’ giusto che un giornale (che non siamo noi) pubblichi nome e cognome di un giovane morto in un incidente stradale un’ora prima che i genitori ne vengano a conoscenza?
Noi crediamo che una cosa simile non debba mai accadere, ma purtroppo non tutti i giornalisti la pensano in questo modo, anzi.
Così a Tortona, la voglia di “arrivare prima degli altri” di fare visite e di avere sempre più successo, evidentemente, ha prevalso sul buon senso e un noto giornale locale, che a quanto pare non si è fatto domande di etica o altro, non ha avuto scrupoli a pubblicare il nome di Lorenzo D’Angelo, il giovane deceduto dieci giorni fa (che vedete nella foto) con tanto di immagine dell’auto accartocciata prima di tutti gli altri, quando i genitori non sapevano ancora che loro figlio era morto.
I familiari hanno scritto una lettera a quel giornale, che però, a quanto pare, non l’ha pubblicata. E così si sono rivolti a noi.
In genere non pubblichiamo lettere che riguardano altri giornali, ma questo è un argomento troppo delicato e troppo importante per “passarci sopra”. Chi scrive, inoltre, conosceva bene il ragazzo deceduto, per cui non abbiamo avuto esitazioni a pubblicare la lettera.
Naturalmente abbiamo omesso il nome del giornale e non per chissà quali motivi, ma perché non vogliamo “fare pubblicità” ad altri assecondando le scelte di quel giornale.
Inoltre sappiamo che se i familiari chiedono la pubblicazione della lettera ai sensi della Legge sulla stampa, quel giornale è obbligato a pubblicarla, oppure può essere denunciato. Per cui è facile che il segreto di pulcinella verrà presto svelato.
La lettera dei familiari di Lorenzo è durissima e critica anche verso alcuni commenti denigratori sui social nei confronti di Lorenzo.
Ecco il testo:
La famiglia D’Angelo esprime il proprio rammarico nei confronti di chi pubblica diffondendo informazioni non veritiere nei vari social riferiti al grave incidente automobilistico accorso al proprio figlio Lorenzo, in cui lo stesso ha perso la vita. Ricordiamoci che non è gratificante esprimere giudizi senza conoscere la persona, chi lo conosceva sa che Lorenzo era un ragazzo di sani principi, educato rispettoso amava profondamente la sua famiglia il suo lavoro e soprattutto la vita, non fumava la sua passione era la box che praticava a livello agonistico e si preparava molto seriamente agli incontri che doveva sostenere, come atleta non poteva eccedere come qualcuno ha scritto nei social network , tutto questo lo hanno dimostrato le persone che lo hanno salutato il giorno dei suoi funerali.
La famiglia esprime anche il proprio sdegno nei confronti di una testata giornalistica di Tortona che alle ore 8:49 ha postato la notizia su Facebook con tanto di nome e cognome del ragazzo quando la famiglia non era ancora stata informata dagli organi competenti creando scompiglio e quant’altro.
Vi lascio immaginare non curandosi delle conseguenze che poteva provocare se vi fossero state persone con problemi cardiaci a casa, avventandosi sulla notizia senza curarsi di verificare se la notizia si poteva divulgare, come hanno fatto le altre testate più autorevoli.
Non crediamo di sbagliare se paragoniamo questo comportamento a quello che hanno gli sciacalli quando girano attorno alla preda in difficoltà per colpire senza pietà. Per dovere di cronaca la famiglia è stata informata alle ore 10:00 circa dalla Polizia stradale di Tortona per competenza la quale ha dimostrato la sua grande professionalità nell’assistenza alla famiglia nel caso in questione.
ECCO COS’E’ SUCCESSO E COME HA AGITO OGGI CRONACA
Abbiamo saputo della morte di Lorenzo D’Angelo alle 7,50, dieci minuti dopo il “giro della cronaca” cioé le telefonate che tutti i giornali fanno prima delle 8 del mattino alle forze dell’ordine per sapere se è accaduto qualcosa. Tortona è piccola, le notizie volano, soprattutto se è un giovane che conosci, quindi siamo subito stati informati del nome del ragazzo deceduto un’ora e mezza prima.
Molti colleghi sono andati sul posto a fotografare l’auto accartocciata e lì – forse – hanno appreso le generalità del giovane deceduto. Noi no, noi siamo rimasti a casa e – come facciamo per ogni grave fatto di cronaca – abbiamo verificato l’identità del ragazzo con telefonate alle pompe funebri, verifiche sulla dinamica a chi è intervenuto, verifiche sul web per avere conferme e poi abbiamo iniziato a scrivere.
Una volta confezionato e impaginato l’articolo (e non vi dico la fatica che ho fatto a scriverlo perché quel ragazzo l’ho visto nascere) prima di metterlo online abbiamo fatto un’ultima fatidica telefonata alla Polizia stradale che ci ha confermato che il giovane era proprio Lorenzo D’Angelo con data di nascita e indirizzo e solo a quel punto abbiamo deciso di pubblicare.
L’articolo su Oggi Cronaca è andato online pochi minuti prima delle dieci, praticamente nello stesso momento in cui i familiari venivano informati dalla Polizia.
Questo crediamo sia il modo corretto di fare il giornalista.
Noi crediamo che non serva arrivare prima e pubblicare subito una notizia per “fregare” i colleghi o fare più visite, ma come scriviamo in QUESTO ARTICOLO siamo convinti sia importante dare le notizie in modo giusto e corretto.
Angelo Bottiroli – Direttore di Oggi Cronaca
P.S. Ci scusiamo coi familiari se abbiamo utilizzato, per l’ennesima volta una foto di Lorenzo, ma visto che l’articolo riguarda lui ci è sembrato logico pubblicarla nuovamente. Crediamo che anche questo sia un modo per ricordare un bravo ragazzo che si è fatto amare da una moltitudine di persone.