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A Novi Ligure parte il progetto sul Teleriscaldamento con un investimento di 4 milioni e mezzo di euro


Quasi quattro milioni e mezzo di euro di investimenti; un progetto che ha il valore complessivo di 41 milioni di euro con 36 milioni di euro previsti per la gestione degli impianti; un risparmio per le casse comunali di oltre 100.000 euro per i prossimi trentatre anni; una riduzione pari al 36,8% dell’anidride carbonica relativamente ai soli impianti pubblici; due partner d’eccezione come Iren e  la Tre Colli del cavalier Tarcisio Persegona: questi solo alcuni dati del piano di efficientamento energetico presentato nella sala di rappresentanza del comune di Novi dall’amministratore delegato di Acos, Mauro D’Ascenzi; da Giuseppe Bergesio amministratore delegato di Iren Energia; dall’ingegner  Diego Ferrini responsabile della Gestione Calore; dallo stesso Tarcisio Persegona.

L’investimento è di 4 milioni e 400 mila euro che si sviluppa lungo 4 direttrici: la realizzazione di due reti di teleriscaldamento con un importo di 3, 16 milioni di euro; 890 milioni di euro per l’efficientamento energetico di dieci edifici comunali; 230 milioni di euro per l’illuminazione a led nelle scuole; 110 milioni di euro per la creazione di un parco energia per la sensibilizzazione, soprattutto degli studenti delle scuole cittadine, sul tema dell’energia. Quasi tutti i lavori dovrebbero avere quasi pratica attuazione entro il 2020, tranne la formazione. “Abbiamo fatto una scelta politica importante per il futuro della città”, ha detto Mauro D’Ascenzi. Il progetto trae spunto dagli accordi di Kyoto sulla riduzione dell’inquinamento che hanno portato, in seguito, al “Patto dei Sindaci”, sottoscritto da Novi nel 2012 ed al quale hanno aderito oltre settemila enti di 54 Paesi diversi. Il “Patto dei sindaci” punta alla riduzione del 20% dell’inquinamento da anidride carbonica.

“Quando Novi ha sottoscritto il patto dei sindaci-ha affermato Mauro D’Ascenzi-abbiamo capito che Acos poteva avere un ruolo, collaborando con il comune a raggiungere lo scopo. Ecco quindi che il 30 giugno del 2015 Acosi ha depositato un progetto riguardante il servizio integrato dell’energia, comprese tutte le attività di gestione, conduzione e manutenzione degli impianti termici nonché degli impianti di climatizzazione estiva.” Il bando di project financing per due impianti di teleriscaldamento è stato indetto dal comune di Novi il 12 dicembre 2017 con un importo stimato di 41.259.837 euro iva esclusa e con scadenza il 26 febbraio 2018.

A distanza di tre anni dal deposito del progetto, la centrale regionale di committenza, in data 24 maggio e dopo l’effettuazione del bando di gara ha affidato la sua realizzazione ad Acosi, Iren e Tre Colli. Il progetto contempla quindi il teleriscaldamento, l’efficientamento energetico, l’illuminazione con lampade led di dodici edifici scolastici e la realizzazione del parco energia. Le centraline per il teleriscaldamento verranno poste in zona stadio con una potenza di circa due megawatt e mezzo e l’altra dal museo dei Campionissimi con una potenza assai inferiore. “Abbiamo iniziato con queste due zone-ha affermato Mauro D’Ascenzi-ma stiamo studiando la possibilità di estenderla in altre zone della città.” L’efficientamento energetico riguarda il condizionamento del museo e del polo fieristico, la sostituzione degli infissi a palazzo Pallavicini ovvero al vecchio municipio e la coibentazione dei sottotetti delle scuole Zucca e Boccardo.  In merito al parco energia un esempio al quale gli estensori del progetto si sono rapportati è quello di Padova, visitato annualmente da oltre trecento classi di ragazzi delle scuole. Lo sviluppo del progetto è anche  verso i condomini: già molti hanno aderito alla proposta loro fatta da Acos tanto che Mauro D’Ascenzi ha potuto dire che la municipalizzata è il primo gestore del calore nel settore dei privati. In sostanza molti privati hanno già scelto l’acquisto dell’energia elettrica e dell’acqua calda dalla trasformazione del gas, sostituendo le vecchie caldaie.

“In quanto al vantaggio  per il comune-ha ribadito ancora D’Ascenzi-riguarda la riduzione delle emissioni di anidride carbonica, una sensibilizzazione della cittadinanza sui temi dell’energia sostenibile, un risparmio sulla bolletta di centomila euro e l’aumento delle entrate grazie ai canoni di concessone  ed ai diritti di superficie.” C’è stato nel corso della presentazione del progetto un momento di attrito quando Lucia Zippo, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, ha fatto presente che il suo gruppo aveva presentato da tempo una richiesta perchè sulla questione ci fosse una discussione pubblica. Mauro d’Ascenzi ha replicato piccato: “Noi non andiamo a fare assemblee pubbliche, noi ad eventuali critiche rispondiamo in privato. Se lei ritiene che su taluni passaggi stiamo sbagliando sarei ben contento di ascoltarla e di vedere le sue soluzioni.”

Maurizio Priano 


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