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A Imperia domenica il ricordo di Luigi Rizzo, “l’Affondatore”


Molti sanno che il 10 giugno è la Giornata della Marina Militare. Pochi sanno perché. Il 10 giugno è la ricorrenza di uno degli episodi più gloriosi della Prima Guerra Mondiale: l’affondamento – da parte dei MAS italiani, della corazzata “Santo Stefano” (Szent István), l’Ammiraglia della Marina austro-ungarica che, al centro di una poderosa formazione navale partita dal porto di Pola, stava dirigendo verso Otrando per attaccare e distruggere lo sbarramento che dall’inizio della guerra bloccava il Mar Adriatico, impedendo ogni iniziativa bellica esterna. Era il 1918.

Il Mas 15 era comandato dal Capitano di Corvetta Luigi Rizzo, un siciliano di Milazzo, (figlio di Giacomo e Maria Greco) comandante della spedizione, ed il Mas 21 dal Guardiamarina Giuseppe Aonzo, ligure di Savona. I due mezzi – partiti da Ancona – stavano pattugliando le coste dalmate quando, poco prima dell’alba, notarono il fumo delle ciminiere delle navi austriache e, con grande perizia ed audacia, approfittando della scarsa visibilità e utilizzando i silenziosi motori elettrici dei piccoli mezzi d’assalto italiani, entrarono nel cuore della formazione nemica e silurarono sia l’ammiraglia (che colò a picco) sia una seconda corazzata, la Tegetthoff, che invece si salvò perché uno dei siluri non esplose.

L’episodio, avvenuto nelle acque dell’isola di Premuda, segnò le sorti della guerra sul mare. I protagonisti di quella vicenda ricevettero la Medaglia d’Oro al Valor Militare, e Rizzo venne anche insignito del titolo nobiliare di Conte di Premuda. Luigi Rizzo, infatti, non era nuovo a imprese ardite. Già il 10 Dicembre 1917, con i Mas 9 e 13, era penetrato di notte nella baia di Trieste e aveva silurato la corazzata Wien, per cui aveva ottenuto la sua prima Medaglia d’Oro al Valor Militare. Poi, sempre a bordo di un Mas, l’11 Febbraio 1918, insieme a Gabriele D’Annunzio e Costanzo Ciano, era entrato nella baia di Buccari e aveva silurato due navi nemiche. Fu la famosa “Beffa di Buccari”. Fu D’Annunzio, divenuto suo grande amico (assieme parteciperanno anche all’impresa di Fiume) a definirlo “L’Affondatore”.

In tutto, ebbe due medaglie d’oro, quattro d’argento, innumerevoli riconoscimenti italiani e stranieri. Insomma, un eroe della Prima Guerra Mondiale ormai quasi dimenticato da tutti ma non dalla Marina che ha espressamente voluto fissare la propria Festa alla data della sua impresa più importante.

In occasione della ricorrenza, domenica 10 giugno 2018, esattamente cento anni dopo Premuda, la figlia di Luigi Rizzo, N.D. Mariamina Rizzo in Bonaccorsi, Contessa di Grado e Premuda, e il Comm. Mariano Tedeschi (Attardi Greco) hanno voluto fare omaggio alla Marina Militare Italiana – Capitaneria di Porto di Imperia, e al Museo Navale del Ponente Ligure di un ritratto del grande Comandante.

 

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