L’appuntamento è per venerdì 11 maggio, nella sede della Provincia di Imperia, quando Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola, l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone, i Sindaci dei Comuni di Imperia (Capacci), Diano Marina (Chiappori), San Bartolomeo al Mare (Urso), Cervo (Giordano) e Andora (Demichelis), il direttore della Direzione Produzione Liguria di RFI Marco Torassa e la responsabile del Centro Nord – Ovest di FS sistemi urbani Norberta Valentino firmeranno l’intesa-quadro per la realizzazione di una pista ciclo-pedonale sul sedime della dismessa tratta ferroviaria tra San lorenzo al mare e Andora ed il riassetto urbanistico delle aree ferroviarie del ponente ligure.
L’accordo quadro è stato voluto dalla Regione Liguria, al fine di garantire il coordinamento del progetto di riqualificazione su tutto il sedime tra San Lorenzo al Mare ed Andora, valorizzare l’area e agevolare la realizzazione di un’infrastruttura di assoluta rilevanza urbanistica, turistica e paesaggistica.
La Regione Liguria, quindi, ha predisposto una bozza di Intesa Quadro da sottoporre ai Comuni interessati, ad RFI e a FS Sistemi Urbani per avviare uno “studio di prefattibilità” che garantisca la continuità con l’attuale percorso ciclabile nonché la prosecuzione dell’opera dalla ex-stazione ferroviaria di Oneglia fino ad Andora e i criteri e le modalità per la trasformazione urbanistica dell’ex sedime, al fine di definire in modo omogeneo e coordinato le azioni per il loro recupero nonché la riqualificazione e la valorizzazione.
In pratica si vuole continuare la pista già esistente nel Ponente ligure, ma per farlo è necessario che i Comuni di Imperia, Diano Marina, San Bartolomeo al Mare, Cervo e Andora, prima firmino la bozza-quadro, poi bisognerà trovare i soldi per lo studio di pre-fattibilità, poi per quelli del progetto ed infine per la realizzazione che, per i Comuni del Golfo Dianese sarà comunque successiva al passaggio della rete fognaria da Andora a Imperia proprio sull’ex sedime.
Il problema però, al momento non sono i tempi ma i soldi per realizzare il tutto che adesso non ci sono e, stando a quanto si legge nell’accordo-quadro, non sarà facile reperire.
L’ultimo articolo della bozza-quadro infatti recita testualmente: “Il reperimento dei finanziamenti per la realizzazione di tratti e lotti della pista ciclo-pedonale San Lorenzo al Mare-Andora ove non coperti con i fondi di cui al bando nazionale periferie, avverrà con fondi regionali, nazionali e comunitari con particolare riferimento ai fondi statali previsti dal sistema nazionale per la parte relativa alla ciclovia Tirrenica ed ai finanziamenti comunitari. A tal fine la Regione Liguria si impegna a supportare gli enti locali nelle attività di reperimento dei finanziamenti ed individuare elementi di priorità per il Progetto di percorso ciclo pedonale del ponente ligure nei bandi di propria emanazione.”
Prima che la Pista ciclabile possa vedere la luce, insomma, sembra di comprendere che passeranno ancora molti anni.
IL TESTO DELL’ACCORDO
Riportiamo alcuni passi salienti dei 6 articoli che la compongono dai quali emerge chiaramente che non siamo neppure all’inizio di un progetto sicuramente ambizioso e importante ma chissà quando verrà realizzato.
Articolo 1: obiettivi dell’intesa quadro
L’intesa quadro prevede: attività di confronto con i comuni per la condivisione dello studio di prefattibilità sviluppato dalla regione Liguria; individuazione dei beni ferroviari da dismettere e, ai fini della realizzazione della pista ciclopedonale, l’impegno alla ricerca di finanziamenti regionali nazionali comunitari ai fini della progettazione realizzazione della pista ciclabile e del percorso pedonale; istituzione di una segreteria tecnica per coordinare le attività e verificarne lo stato di avanzamento.
Articolo 2: studio di prefattibilità della ciclopedonale San Lorenzo al Mare-Andora
Il nuovo tracciato è in completa continuità con il parco costiero del ponente ligure già realizzato tra Ospedaletti a San Lorenzo al Mare che diverrà quindi un unico percorso ciclo pedonale di 44 km da Ospedaletti ad Andora; i contenuti definiti nella bozza di studio che saranno condivisi con i comuni sono i in particolare i seguenti: inquadramento generale di tutto il percorso su cartografia e in una tabella con i principali elementi che lo caratterizzano i punti di forza e di debolezza aree interessati dalla pista ciclopedonale dagli eventuali servizi accessori da riconvertire ad usi urbani con individuazione delle funzioni previste dei parametri urbanistici e dei servizi necessari
Articolo 3: atti di accordo impegni delle parti
La versione definitiva dello studio sarà oggetto di valutazione della regione dei comuni e sarà sottoposta la validazione degli enti che sottoscrivono la presente intesa quadro; entro i 90 giorni successivi dalla validazione dello studio di prefattibilità sarà promossa la formazione di uno o più atti di accordo i comuni adotteranno le eventuali varianti ai piani e strumenti urbanistici vigenti; RFI e Ferrovie dello Stato sistemi urbani si rendono disponibili a concedere nulla osta nel caso in cui non sia perfezionata la cessione delle aree per la realizzazione della pista ciclopedonale per l’esecuzione delle opere necessarie al collettamento dei reflui dei comuni di Andora Cervo San Bartolomeo al Mare e Diano marina al depuratore di IMPERIA da parte del gestore del servizio integrato delle acque o di eventuale altre reti con particolare riferimento al tubo di adduzione dell’acquedotto del fiume Roia.
(E quest’ultima una parte molto importante perché fa capire che prima della pista ciclabile verrà sicuramente la collocazione della rete fognaria e nel caso di una nuova rete dell’acquedotto)
Articolo 4: adempimenti della Regione e dei Comuni.
La regione si impegna a mettere a disposizione tutto il supporto per la redazione del progetto di fattibilità tecnica economica e della successiva fase di progettazione, di seguire in accordo con i comuni interessati le fasi di definizione i criteri e le modalità di trasformazione urbanistica delle aree di proprietà di rete ferroviaria italiana dismesse e di coordinare la segreteria tecnica. I Comuni si impegnano a condividere la progettazione a livello di studio di prefattibilità al fine di garantire l’unitarietà dello sviluppo del tracciato ed il reperimento dei finanziamenti.
Articolo 5: segreteria tecnica per il coordinamento dell’attività
Le parti condividono la necessità di istituire una segreteria tecnica composta da tecnici degli enti firmatari dell’accordo avente lo scopo di coordinare verificare agevolare la realizzazione dell’attività previste
Articolo 6 finanziamento degli interventi
E’ testo che abbiamo già riportato sopra.
L’accordo di massima nelle sue parti principali si conclude qui.