Doppio appuntamento venerdì 1 Giugno con i saggi della Scuola di teatro “Officina” del Teatro del Banchéro di Taggia. Presso lo Spazio Calvino di Via Nizza, 8 ad Imperia andrà in scena alle 20:30 il gruppo avanzato dei bambini (dai 10 ai 12 anni) del laboratorio di Taggia con uno studio sulla Divina Commedia dal titolo “L’Umana Commedia – l’Inferno oggi” e a seguire, alle 21:30 “Storie di Stelle perdute”, frutto del laboratorio dei ragazzi di Taggia (12-15 anni). Quest’ultimo lavoro ha già debuttato lo scorso 15 Maggio presso le Scuole secondarie di primo grado “Dante Alighieri” di Sanremo in un’ iniziativa che ha riscontrato grande successo, realizzata in collaborazione con l’Associazione Effetto Farfalla.
Se Dante vivesse oggi non dovrebbe fare un grosso sforzo di fantasia per descrivere l’Inferno. Si dovrebbe solo guardare attorno per trovarsi calato nei gironi della sua Commedia. Commentatori televisivi, donne dello spettacolo pronte a prostituirsi per la celebrità, uomini senza virtù crogiolati su un divano di non famosi da cui cadranno fragorosamente, traditori, violenti, nuovi eretici rappresentati dai contestatori dell’ultima ora, politici corrotti, spettatori incapaci di discernere il bene dal male. Da questo parallelismo dantesco prende il via il viaggio de “L’Umana commedia”, che vede in scena Helena Beccaria, Riccardo Beccaria, Sofia Di Giovanni, Arianna Leone, Danilo Manferdini, Edoardo Martini, Tiziano Moroni, Francesco Setti. La drammaturgia è stata elaborata da Eugenio Ripepi e Giorgia Brusco. La regia è diGiorgia Brusco.
“Storie di stelle perdute” nasce dalle considerazioni fatte durante i mesi di laboratorio sull’uso, che spesso sfocia in abuso, dei Social e in generale delle nuove tecnologie. Al laboratorio, organizzato dal teatro del Banchéro presso la sede di Taggia, hanno partecipato ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 15 anni che hanno analizzato loro esperienze dirette o indirette, vissute da vicino, per creare uno spettacolo nel quale si intrecciano storie differenti, con la genuinità, l’ironia e la semplicità che caratterizza la loro giovane età. Ne sono nati così personaggi complessi che i ragazzi hanno cercato di studiare nelle loro sfaccettature umane, riflessioni e spunti di dialogo importanti su una tematica scottante. Ogni personaggio ha un rapporto non corretto con le nuove tecnologie. Il concetto che siano dei giovanissimi a parlare di questo, su storie scritte, elaborate ed inventate da loro, ha per noi una valenza importantissima.
In “Storie di stelle perdute” il pretesto per raccontare queste storie è un concorso per aspiranti giornalisti, a cui un giovane studente decide di partecipare. Il bando richiede la realizzazione di un video che tratti tematiche dell’attualità. Non avendo le idee chiare, il protagonista decide di radunare alcuni suoi coetanei per cercare suggerimenti. La domanda che pone è: noi giovani, di cosa abbiamo voglia di parlare? All’inizio la sua idea sembrerebbe fallimentare, perché nessuno pare aver voglia di mettersi in gioco, ma poi una ragazza, Martina, decide di aiutarlo e di raccontare tutte le storie che conosce su questo mondo virtuale, per lei strano ed incomprensibile, che sembra aver risucchiato i suoi coetanei. La giovane spera che mettendo in luce le varie storie, attraverso questo video si possa lanciare un appello per sensibilizzare il pubblico su una problematica attuale che sembra ci stia sfuggendo di mano.
Perciò racconta di Alessandra che grazie all’aiuto dei genitori si è liberata dalla sua dipendenza dai social; di Chiara, che attraverso internet ha scoperto il gioco d’azzardo e non riesce ad uscire da un vortice che sta travolgendo lei e la sua famiglia; di Viola e Margherita, bulle che prendono di mira Luna con azioni di cyberbullismo, che drammaticamente diverrà la loro vittima; di Greta che prova ad aiutare Luna e a far aprire gli occhi a Margherita sui suoi comportamenti sbagliati; di Anna che attraverso i blog pro anoressia è caduta in un baratro da cui risalire è davvero difficile; di Francesca, ragazza difficile che attraverso internet cerca di sfruttare i suoi coetanei e non solo, pilotata da adulti senza scrupoli. Alla fine il video vincerà il premio e alla giovane Martina resterà l’amaro in bocca di aver involontariamente contribuito a rendere queste storie nient’altro che nuova merce da esporre per ottenere like e visualizzazioni, in un sistema che sembra ormai essere compromesso inesorabilmente.
In scena: Federica Chichi, Sara Crea, Virginia Fidanza, Giulia Lucchese, Arianna Oggiana, Gloria Pantani, Filippo Rati, Lavinia Valdenassi, Serena Venturino, Aurora Zagni.