Ogni anno gli imprenditori corrono e si scontrano con la burocrazia per rientrare nelle tempistiche corrette di presentazione delle domande di PSR (Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020) e avere la possibilità di accedere ai finanziamenti, riponendoci grandi speranze. Ma dopo anni ancora la liquidità non si vede e le aziende agricole e zootecniche dell’imperiese si trovano costrette ancora una volta ad attendere.
La situazione, intollerabile, sarebbe almeno gestibile se il clima fosse un minimo clemente, ma in Liguria questo è ormai un sogno finito: si passa da estati calde dove la siccità la fa da padrone, a periodi caratterizzati da piogge incessanti, che si sommano infine ad inverni rigidi, dove le gelate improvvise colpiscono il territorio e le sue coltivazioni. Da questa situazione non si salvano neanche gli allevamenti, come, ad esempio, quello dell’imprenditore Agostino Raviolo, dell’azienda zootecnica omonima, che con le sue circa 200 mucche e 200 capre sta aspettando ancora di ricevere i finanziamenti del PSR per l’anno 2016. Le spese sono state anticipate in toto, e contando che i prezzi per il mantenimento delle greggi sono arrivati alle stelle, non sa più come sostenere le spese.
“Siamo sconcertati da questa situazione. – afferma il Presidente di Coldiretti Imperia Gianluca Boeri – Come il Sig. Raviolo molti altri allevatori ci segnalano la preoccupante situazione in cui vivono. I finanziamenti sono pericolosamente fermi e i costi e le spese si sommano di anno in anno: non arrivando gli aiuti molte aziende si stanno trovando in difficoltà estreme e sono costrette ad indebitarsi. Se la situazione non cambierà entro breve, molte si troveranno inoltre costrette a chiudere e a risentirne sarà il territorio e l’intera Regione. In più – continua Boeri – oltre ai ritardi nei finanziamenti fermi ancora al 2016, ci sono altri gravissimi problemi per gli allevatori della zona, causati dell’incuria di chi di dovere: si cita ad esempio il non intervento nella strada provinciale 2 che collega San Bernardo di Mendatica a Colle Garezzo, scendendo poi fino a Triora, chiusa ormai da mesi per frana, che impedisce agli allevatori di raggiungere agevolmente l’alpeggio.”
“Il Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 – afferma il Direttore di Coldiretti Imperia, Domenico Pautasso – dovrebbe rappresentare l’aiuto necessario alle aziende per portare avanti il loro preziosissimo lavoro. Ma così non è: invece di aiutare le nostre aziende, sembra vogliano aiutarle chiudere i battenti. Gli organi preposti devono assolutamente cercare di trovare una soluzione prima che sia troppo tardi, cambiando i software e gli applicativi per presentare le domande di istruttoria che palesemente non sono adatti. Ma soprattutto AGEA, organo pagatore, deve sbloccare immediatamente almeno i finanziamenti dell’anno 2016. Come possono, se no, i nostri allevatori sostenere ancora le spese?”.
Giulia Nicora